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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Un passo lento

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  Foto di Yoal Desurmont su Unsplash.com Del ponte di giada che dovevo attraversare mi colpì l'imperfezione di un innesto di legno, sul bordo sinistro. Un rattoppo, un inserto tarlato e volgare parlava di una luce che si tiene in vita nella polvere e nell'ombra e raccontava della parola che germina come corpo estraneo ai nostri silenzi. Mi voltai e diedi le spalle al Palazzo di Cristallo. Era l'ora del ritorno a cercare radici imperfette, per immergere di nuovo le mani nel fango e riempire il mio zaino di zavorre inutili. Camminavo di nuovo con un sassolino in tasca e lo sguardo bambino sulle screziature color ebano di un'esistenza dedicata all'altare del passato. _____ Testo — inedito 2025 — di Sergio Daniele Donati 

Il mondo è un leopardo di perfida corsa - inedito di Lina Leonetti (Carmela Laratta) - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Siamo molto lieti di potervi proporre " Il mondo è un  leopardo di perfida corsa" , composizione inedita di  Lina Leonetti (Carmela Laratta). Tra la prosa poetica e la poesia, l'inedito si caratterizza per una riflessione sull'umano e sull'esistenza in cui il limite tra simbolo  e interiore viene descritto con linee poetiche delicate e allo stesso tempo disarmanti. Una poesia che è riflessione sulla fragilità umana e sul conflitto tra aspirazioni e realtà, in cui il disincanto assume un valore di consapevolezza anche positiva.  Tanti i richiami al naturale e, allo stesso tempo, al corpo che a volte viene descritto con richiami vegetali dagli evidenti "dialoghi nascosti" con una tradizione poetica che ha trovato in Celan il suo esponente più paradigmatico.  L'uomo qui descritto dalla poeta è un essere capace di riconoscere il suo fragile limite e di inserire nella descrizione di ciò che chiamiamo esistenza ogni poetica valenza del nostro essere imm...

אֵבֶל - Lutto

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Col cuore rivolto ai piccoli Bibas Mi soffia sugli occhi un alito di ghiaccio. Sono urla bambine e pieghe e strazi. In quella piccola bara nera, si è spenta in un grido anche la mia anima. ______ Foto e testo di Sergio Daniele Donati

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 41 - Brevi riflessioni sulla poesia "Lo sconosciuto" di Aldo Palazzeschi

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di Sergio Daniele Donati Se c'è una declinazione del poetico cara a tutte le stagioni e correnti  –  è un tema che ricorre in quasi tutti i tratti delle grandi penne del Novecento  –  è quella che descrive il rapporto con lo sconosciuto, quando non con l'inconoscibile, nel tentativo di dare alla parola l'ossimorica funzione di descrivere ciò che, nel suo fondo, descrivibile non è. Sconosciuto, indicibile, altrove sono tutte definizioni dell'indefinibile o, quantomeno tracce care al poeta di una consapevolezza diluita, della percezione profonda che esiste sempre un altro da sé i cui contorni e perimetri sono per definizione evanescenti ma, allo stesso tempo, essenziali a chi della parola fa il suo strumento espressivo principe.  Aldo Palazzeschi in una sua celeberrima sua poesia dai tratti lievemente futuristi traccia questa linea sottile con una ineguagliata (e forse ineguagliabile) maestria e ogni volta che mi soffermo su quel testo dal titolo inequivocabile – ...