Il mondo è un leopardo di perfida corsa - inedito di Lina Leonetti (Carmela Laratta) - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
Siamo molto lieti di potervi proporre "Il mondo è un leopardo di perfida corsa", composizione inedita di Lina Leonetti (Carmela Laratta).
Tra la prosa poetica e la poesia, l'inedito si caratterizza per una riflessione sull'umano e sull'esistenza in cui il limite tra simbolo e interiore viene descritto con linee poetiche delicate e allo stesso tempo disarmanti.
Una poesia che è riflessione sulla fragilità umana e sul conflitto tra aspirazioni e realtà, in cui il disincanto assume un valore di consapevolezza anche positiva.
Tanti i richiami al naturale e, allo stesso tempo, al corpo che a volte viene descritto con richiami vegetali dagli evidenti "dialoghi nascosti" con una tradizione poetica che ha trovato in Celan il suo esponente più paradigmatico.
L'uomo qui descritto dalla poeta è un essere capace di riconoscere il suo fragile limite e di inserire nella descrizione di ciò che chiamiamo esistenza ogni poetica valenza del nostro essere immersi in un tremolio fragile.
Molto toccante il legame, indissolubile per ogni poeta, con le parole non dette, veri mattoni costitutivi di ogni dire, a parere di chi qui vi scrive.
Per la poeta qui assumono il valore, immenso e senza definizione possibile, di un'attesa, che è oggetto di cura e memoria.
E "cura e memoria" è un binomio filosoficamente pregnante, in cui sembra di sentire cantare le voci che trasformano quel binomio in altri due, limitrofi e altrettanto pregni: la cura DELLA memoria e la memoria DELLA cura.
Memoria e cura, pare dirci la poeta, necessitano di un costante sforzo creativo, e non sono mai dati naturalmente emergente.
L'uomo naturalmente dimentica e vive, come ogni creatura, l'entropia del creato.
Ed è solo attraverso un richiamo etico che memoria e cura, quasi fossero sepolti da una dimenticanza distratta – è solo attraverso la loro nominazione – che l'essere umano/poeta ritrova (in un'intenzione che affida al non detto, al silenzio, la sua più profonda purezza) può far risorgere la Parola.
Ringraziamo dunque l'autrice per l'immenso dono che ci fa nel permetterci di diffondere questo suo dire, e questo suo non dire, alle orecchie attente dei lettori de Le parole di Fedro.
Per le Parole di Fedro
il caporedattore - Sergio Daniele Donati
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L'INEDITO
L’onorabile compromesso della pazienza è un recinto con angoli puntuti, lacerazioni sul fianco invisibile di una casa diroccata che ci ostiniamo a puntellare, procrastinando vetrate.
Guizzano pungiglioni , in scorrimento , collezionando rantoli di sipario che mimano freddezze,
il rigore stabilizzato di una continenza, un crinale che spacca, abbonato ad ombre fisse
in Natali sempre più anticipati e soli.
Invece vorremmo essere lava, sostanza organolettica percettibile che dilatandosi disorganizza,
scompiglia, irruvidisce, e donarci al mondo come un’abetaia assolata, un paiolo fumoso
che ribalta il ricordo, una falena azzoppata scivolata sul grumo dell’acqua che continua il canto,
il paradosso imperfetto di un tumulto che non ci abbandona. Per questo tremiamo. Tremiamo
mentre piove dolore sul candore pietoso della poesia, sul disincanto desolato di una rivolta
che abbiamo imbavagliato, sulle ghigliottine del razionale che mischia le carte.
E’
usura questa corsa di corpi
che,
dentro, possiedono origami.
L’arcobaleno delle sacre famiglie
del
nuovo secolo si è sbiadito.
Ma
io mi sono fermata.
Per
te mi sono fermata.
Smorzo
il tumulto urlato
delle
interviste fatue del mondo moderno .
Purulento
come un’ offesa , giallo come Giuda.
Rallento
vigilie- ho deciso-
ne
suggo ampiezze di ragno,
accolgo
stampelle,
addormento
il frastuono.
L’
amore infinito di uno scorcio
mi
farà da gomena,
il
nome di Neruda spezzerà il pane,
e
-insieme noi-
staccheremo
reliquie dalle pareti dell'Osanna
per
respirare in pace
il
frusciame di un brulichio minuto
che
mira dritto alle tempie.
Vita
mia, la vita ha i capelli grigi e va veloce.
Ma
io rimango . Eccomi…
Le
parole che non dico sono un prato asciutto ,
spiragli,
un ruscello compatto,
lo
spazio respirato di un’attesa
da
tenere a mente, con cura.
Non
ho magie in cui sfinirci,
ma
ti prometto il ramo scarcerato ,
il
suo subbuglio invisibile, che sfuma.
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NOTIZE BIOBILIOGRAFICHE
Medico chirurgo, presente in varie antologie, scrive poesie sin dall’adolescenza,; solo da poco ha deciso di rendere pubblici i suoi scritti, per condividere emozioni e versi.
Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui :
menzione d’ onore al Premio Nazionale San Francesco nel settembre 2016; selezione al II° Galà dell’Amore Romeo e Giulietta ; seconda classificata al Concorso Nazionale “San Valentino in Versi “ XV ed.; menzione d’onore al 7° Concorso Nazionale Club della poesia.
Nel 2017: primo premio al Concorso nazionale “Chiaromonte Gulfi “, menzione al Concorso “ Poesia è Donna” , terzo posto al Concorso Nazionale ed Internazionale Di Poesia, Prosa ed Arti figurative ”La finestra eterea” 2017 .
Nel 2018: finalista al Concorso Bagliori Letterari; selezionata tra le 12 poesie finaliste di merito, pubblicate nella relativa antologia , ( e premio speciale di pubblicazione gratuita di silloge ) al 2° Premio Internazionale Poesia “Voci nel Deserto “, Premio Speciale nella I° Edizione del Concorso Letterario Nazionale “ Sul far della Sera”; inoltre menzione di merito al I° Premio Letterario “Poesia è vita” nel giugno 2018; secondo posto al Concorso “I Ponti dell’ Arte 2018. Nell’ ottobre 2018 Premio della critica al X Concorso Amici della Poesia. Sempre nel 2018, menzione d’onore al Premio Internazionale “Poesia. Città del Galateo”; premio Atlantide al concorso "Apri il cuore alla Poesia” ;menzione d’onore al Primo Premio Pino Bennardo; premio della critica al Concorso “Poesia E’ Bellezza”; terza classificata al concorso nazionale “La nebbia agli irti colli”; al Concorso Internazionale Magna Grecia Poesia, quinto posto, premio Atlantide e menzione di merito nella sezione religiosa.
Nel 2019: menzione d’onore al Quarto galà dell’amore ; secondo posto alla 7° Edizione Concorso Nazionale “Diciamolo con la Poesia”; plauso al concorso “Poesia è vita” ;menzione d’onore al concorso “Bagnara è poesia”; secondo posto al Premio Internazionale Corona; finalista con due poesie al Premio Nazionale Virginia Fabroni.; sempre nel 2019, primo posto al premio Nazionale Poetika con silloge; primo posto al concorso Inchiostro e Passione; menzione al Concorso Chiaromonte Gulfi ;4° posto al Concorso Internazionale “La finestra eterea “ con silloge; premio speciale al Concorso “Uniti per la legalità”.
Nel 2020: menzione al concorso internazionale “Le Nuvole Peter Russel” ; terzo posto nel Concorso” I Mattattori”; premio della critica al Concorso “Emozioni in versi; menzione per poesia inedita al “Premio Internazionale Nika Turbina”; targa speciale al “ Concorso Internazionale Antonia Pozzi”; secondo Posto al Concorso Internazionale ASAS.
Nel 2021: primo posto con silloge al Concorso Internazionale” Per troppa vita che ho nel sangue”, menzione al concorso “Ciò che Caino non sa”; premio della critica al concorso ”Le Due Sicilie”; primo posto al Concorso. “Come le foglie”, terzo posto al Concorso Internazionale Asas.
Grazie 🌷🍃
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