La lama del crepuscolo
È facile per l'uomo puro
portare la croce
della colpa del mondo;
la luce è cieca
e non percepisce peso.
Più difficile nell'umana notte
assistere alla danza macabra
dei fantasmi sdentati
dell'abbandono di sé
e alle copule delle assenze.
Non mi chiedere perché
io abbassi lo sguardo
e rifiuti il tuo saluto;
guarda gli asfalti
che i miei piedi calpestano.
Sono pieni di crepe;
sembrano sorrisi
e smorfie d'un buffone
che si rifiuta di piangere
il suo ritiro dal mondo.
Dal mio campo indegno
svapora lento il Sogno
e alle copule delle assenze.
Non mi chiedere perché
io abbassi lo sguardo
e rifiuti il tuo saluto;
guarda gli asfalti
che i miei piedi calpestano.
Sono pieni di crepe;
sembrano sorrisi
e smorfie d'un buffone
che si rifiuta di piangere
il suo ritiro dal mondo.
Dal mio campo indegno
svapora lento il Sogno
e lascia in dono tracce
dure come il diaspro
di un pianto bambino.
dure come il diaspro
di un pianto bambino.
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Foto e testo
- inedito 2025 -
di Sergio Daniele Donati
Molto vera
RispondiEliminaLe immagini che evochi prendono il cuore 💖💖💖
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