Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Alba Toni

Sei poesie inedite di Alba Toni - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

Immagine
  Siamo lieti di poter pubblicare sei poesie inedite della poeta Alba Toni , già apparsa su queste pagine.  La poeta ci presenta una scrittura che fa della assenza di struttura prefissata il suo cardine, quasi a voler instaurare con il lettore un rapporto monologico.  Leggerla, a parere di chi qui ora vi scrive, crea la sensazione di essere di fronte ad una narrazione che, pur rispettando ogni canone della contemporanea poesia, porta con sé dei tratti narrativi tipici del monologo; un dirsi per permettere al lettore di ricordarsi di sé . Per il lettore l'effetto di trascinamento risulta del tutto evidente e si trova rivivere nelle esperienze, nel mondo psicologico che la poeta gli descrive, tratti della sua propria esperienza e vissuto che, in quanto universali, per ognuno di noi si colorano di "nuances" differenti. E proprio le incursioni di terminologie della lingua d'oltralpe rende le composizioni dense di richiami a mondi limitrofi al nostro, eppure diversi.  In a

Due poeti allo specchio (Alba Toni e Sergio Daniele Donati)

Immagine
Dimmi del principio quando la pace scorreva sulla linfa segnava i tessuti circolava nelle lacune tagliava i rivoli di sangue li anticipava sotto il verderame e la lingua secca precipitava il bello. Dimmi ora dov'è se non nel mutismo che ha scelto di portare dentro il volto stampato sul telo grezzo e nel legno decomposto che si rifiuta di spiegare dimmi dove sarebbe adesso l'accessorio dimmi. Muore l'accento muore la nozione muore l'azione muore nelle mani di polvere nel rumore dell'acqua. Qui le lapidi mai viste sono solo sognate. (Non ti lascio Madre anima mia). E nei cieli passano cirri che hanno geometrie secondo l'anno della nascita il giorno il mese secondo un'ora qualsiasi. Percorrono i luoghi il tempo si mettono in fila indiana e fanno una nitida distinzione tra il prima e il dopo. (Alba Toni - inedito 2024) Era là un pietra e la tenevo in mano per dirmi un'ultima volta figlio della trasmissione, e non c'era principio né ferita allora, nell

Sei inediti di Alba Toni

Immagine
1 Ombra che Sali nel canale della safena della gamba fredda ombra che salti sui punti della ferita ombra nascosta intravista. Nella poltrona resti in vita e il televisore è sempre acceso. C’è odore di stufa e di castagne. Qui vivi nei miei pensieri e solo per concessione divina mi poni la mano sul volto lo sfiori. Mentre dormo ed è mattino presto il piccolino si spegne tra le braccia mi fissa negli occhi striati. Sono mamma gatta e muoio con lui ogni volta un poco di più nei giorni più duri. Ho tanto nelle pagine e non sarà mai una storia di pagine da togliere solo per raccontare. Ho lutti e nascite ho veleno. Ho un circuito ancora in vita di amore che non impallidisce è amore e ha carattere definitivo. Secchi rossi e delicati. Cosa sono fessure forse. Per quanto ho cercato di scriverne in piedi e seduta ma mai e poi mai sdraiata o inginocchiata se non in luogo sacro. Per quanto ho restituito in prova lacrime e virtù. 2 Ho di nuovo il nervo che tira il sangue a piccole goc