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(Redazione) - Specchi e labirinti - 34 - A proposito di "Una chiarissima luce" (Compagnia editoriale Aliberti, 2024) di Alessandro Ardigò

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  di Paola Deplano Mi si passi il paragone blasfemo: Chiarissima luce di Alessandro Ardigò (Compagnia editoriale Aliberti, 2024), è un libro uno e trino. È trino perché composto da due parti con in mezzo il secondo linguaggio artistico dell’autore (il disegno) ed è uno perché si nota che il cuore poetante e disegnante è il medesimo, con un suo peculiare modo di scrivere e di dipingere, spesso ruvidamente tenero e soprattutto mai melenso.  Nella prima parte si parla d’amore, di vita, di poesia, a volte prendendo lievemente in prestito suggestioni poetiche della letteratura italiana e straniera, anche delle origini. Docente di letteratura italiana nei licei e dottorando di studi filologici e linguistici all’Università di Bergamo, l’autore non manca certo della cultura necessaria per esprimere con la propria voce tutto il mondo intellettuale che conosce e che fa conoscere a suoi studenti, per i quali è una figura importante, fuori e dentro le aule scolastiche. Da questo luogo, c...

(Redazione) - Specchi e labirinti - 18 - La gemina arte di Alessandro Ardigò in “Cedere e altre cose dette d'amore" (Eretica Edizioni, 2022)

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  di Paola Deplano Dante Gabriel Rossetti scriveva e dipingeva, Michelangelo era scultore e poeta, un certo da Vinci, per soprammercato, era persino scienziato e inventore. Insomma, ci sono molti illustri precedenti in cui una singola persona viene baciata da due o più Muse, una guancia per ciascuna – e, nel caso di Leonardo, persino sulla bocca. Non è solo, quindi, Alessandro Ardigò, nella duplice strada dell’espressione del sé attraverso una gemina arte. Cedere e altre cose dette d’amore (Eretica Edizioni, 2022) è, per adesso, l’ultimo libro di poesie di quest’autore, corredato dalle fotografie di Eugenio Tonoli. Una scelta che la dice lunga sull’impossibilità, per Ardigò, di vivere la poesia solo come mero esercizio di scrittura. Senza l’immagine, sembra dirci, la poesia si avvia per il mondo senza una valida gemella che la sorregga e la rispecchi. In questo libro il poeta/disegnatore si ritrae per consentire che siano le immagini di un estraneo a fare da controcanto – a nostr...

Cinque inediti di Alessandro Ardigò

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1. C'è una goccia d'acqua di luce varia. Scivola sulla roccia. 2. Sono così luminose le anime fragili che mi si chiudono gli occhi per cercare il buio quando le incrocio da sole sulla via al nevaio. 3. Eri di nuovo con me col tuo sorriso di vent'anni e i capelli cortissimi. Eri una fine betulla che si chinava a toccare il fiume mossa dal vento di marzo.   4 . Passano gli anni e mi ritrovo assorto qui, nella contemplazione del vuoto in un chiostro. Solo una foglia cade se mi attraversa una rondine in volo. ___ 5. L'atteggiamento di preghiera anche in un ateo è quello della percezione e del profondo affidamento. Ci sono delle luci nel fondale del lago di montagna. ___ NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE Alessandro Ardigò (1982) è docente di Lingua e Letteratura italiana e dal 2017 è responsabile della rivista di humanities RadiciDigitali.eu. I suoi interessi di studio e di ricerca si concentrano in particolare sul medioevo e sulla contemporaneità letteraria. Per quanto riguarda la po...