(Redazione) - A proposito della raccolta "Abitarmi stanca" (Puntoacapo ed., 2023) di Alessandro Assiri - nota di lettura di Sergio Daniele Donati
Esiste una dimensione dell'umano in cui perdiamo il contatto con il sogno inverosimile dell'identità e cominciamo a percepirci come agglomerato frammentario e frammentato , come puzzle di cui non siamo nemmeno certi di possedere tutte le tessere, dove il particolare assume ruolo centrale di una potenziale ricostruzione - o ricognizione - di un Sé. Un viaggio di ritorno, quest'ultimo, impossibile a farsi, se ci si considera soltanto come cosmos , e invece lentamente attuabile, se si riesce ad acq uisire il tempo lento della rielaborazione. Tutto questo, tanto vicino ad una visione postmoderna e post psicoanalitica del vivere, necessita di un piccolo passo iniziale in cui si si sia in grado di percepirsi anche come contenitore, come casa, come luogo da abitare . I frammenti hanno bisogno di una scatola - magari decorata con antiche tecniche di découpage che ricordino il loro contenuto, ancora prima di aprirla - in cui possano sedimentare e ritrovare una forma...