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(redazione) - Passaggio in Grecia (Το πέρασμα στην Ελλάδα) - 03 - In viaggio nell’Ade. Su “Uno scuro filo annodato” di Anna Griva

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        Di Maria Consiglia Alvino      Italo Calvino diceva che “un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” 1 . È questo il motivo per il quale gli eroi omerici e della tragedia greca continuano a parlarci con straordinaria vitalità, riconducendoci alle tensioni archetipiche alla base dell’essere uomo. In “Uno scuro filo annodato” 2 Anna Griva, poeta greca classe 1987 di cultura europea estremamente ampia, ci mette ancora una volta di fronte ad Achille, Oreste, Andromaca, Antigone, Clitemnestra, Cassandra e gli altri, consentendo al lettore di specchiarsi nelle drammatiche fratture dei loro mondi. E lo fa attraverso uno sguardo del tutto originale: l’autrice immagina che gli eroi parlino a posteriori delle loro esistenze, dopo che la Morte – lo scuro filo che annoda tutte le voci della silloge – ha dato a ognuno la giusta chiarezza sulle proprie vite, sui propri drammi. Si tratta di una sorta di “Antologia di Spoon River” immersa nel mondo antico o di