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(Redazione) - Cinque poesie contemporanee sulla Shoah ( a cura di Paola Deplano )

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A cura di Paola Deplano SEI MILIONI  Si crepano maschere d'argilla sui miei volti e lo sguardo si perde su un orizzonte assente; avanzano lenti i passi del silenzio e ardono i fuochi sacri della memoria. In alto sei milioni di voci evanescenti, celate dai fumi della storia, osservano e sostengono una tenacia bambina. Per loro solo canto nenie antiche, canti d'elevazione nella notte senza stelle. Sergio Daniele Donati, Il canto della Moabita, Ensemble Ed. 2021 CORRISPONDENZE #2 Nel corridoio, scarpe fuori stagione in fila prima di collocarle nel ripostiglio. D’improvviso mi riporta l’immagine alla Shoah, magazzini di vestiti e oggetti ammassati, foto, capelli, documenti, tutto consegnato nei lager negli incubi nella cenere. Dopo quel buio senza stelle vennero altre oscurità a inghiottire occhi: triste consapevolezza della terra che seppellì nel silenzio un grido di mani sui fili spinati. Inedito di Davide Zizza CAMMINO PIANO Cammino piano mentre il cielo scuro fuma occhi di p

(Redazione) Specchi e labirinti - 10 - Tishà be Av e brandelli di Shoah

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  di Paola Deplano Tishà be Av è un giorno di lacerazione e di lutto, un giorno in cui il dolore del singolo si fonde con quello di un popolo. Un dolore ciclico, ripetuto. Un dolore che si rinnova, con diverse motivazioni, sempre nella stessa data. Difficile non vedere, in questo, un messaggio della Vita. Cos’hanno in comune, infatti, la doppia distruzione del Tempio e quella di Gerusalemme, le cacciate da Spagna e Inghilterra e la deportazione a Treblinka? Oltre al fatto di essere accadute tutte a Tishà be Av e di aver portato dolore e sconcerto in un intero popolo, questi avvenimenti insegnano che ad ogni tentativo di annientamento corrisponde, in modo eguale e contrario, una forza che apre nuovamente le porte alla vita. La resilienza dell’erba che, dopo essere calpestata, ritorna al suo posto, lieve e verde, come prima. Quest’anno Tishà be Av è stato dal tramonto del 6 alle prime stelle del 7 agosto, non molto lontano da oggi. E pensando a perpetuare la memoria di chi non c’è più,