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Visualizzazione dei post con l'etichetta Anna Rita Merico

(Redazione) - Su Ketti Martino: Soglia - Inner - Suture (per Repertorio del perdurare) di Anna Rita Merico

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  Su Ketti Martino: Soglia - Inner - Suture (per Repertorio del perdurare) (1) (di Anna Rita Merico) Avrei potuto capire, guardare con cura l’incisione sulla pelle assorbire piano l’indifferenza della città avrei potuto lasciare che il mare disordinasse ogni particella e nelle case di quartiere respirare l’umido dei vecchi ma le dita e le feroci corde (crudeli come le gocce che bevevo) erano lì a serrare i polsi giorno dopo giorno: dove eravate spettatori sepolti nella terra? Forse sotto foreste disboscate, o sotto grattacieli? E di questo vivere intorno, e mai dentro, ignari? Dove eravate, voi, a non dire? Fui obbediente fui consacrata fui nella vita e nella morte seppellita . (2) Soglia (pg 15-33) leggera la soglia d’ingresso in una musica poetica sospesa tra realtà di luoghi e transiti di passaggi in dimensioni di dentro. Ondivago l’occhio poggia tra attimi di tempo quotidiano e tensione al congedo, al confine della lingua. La dimensione del viaggio alberga sulla soglia facendo...

(Redazione) - Muto Canto - 21 - Una nuova generazione di uomini

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  di Anna Rita Merico  ( 1 ) Abbiamo guardato molto dell’America del Secondo Dopoguerra attraverso lo sguardo lucido di Fernanda Pivano. Abbiamo colto le nascenze legate ad opere come Howl di Allen Ginsberg, On the road di Jack Kerouac, The nacked lunch di William Burroghs. E’ un’America altra che ci ha attraversati mostrando una politica senza politica istituzionale, una politica dentro le esistenze. Una politica in cui sguardo-sentire-azione hanno combattuto ciò che l’economia chiedeva in termini di assuefazione e modificazione all’universo valoriale umano.  Negli equilibri internazionali del II Dopo Guerra, America e Russia erano divenuti riferimenti di civiltà industriale e, per strade diverse, mostravano l’esito, il significato, la richiesta di senso della spersonalizzazione legata alle leggi non scritte della produzione in serie. Nell’ Urlo di Gingsberg è raccolto il significato del rifiuto alla lacerante consapevolezza dei nuovi modelli di organizzazion...

(Redazione) - Muto Canto - 20 - Medea, figlia di Eete e di Ecate

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  di Anna Rita Merico    Delle infinite riscritture della tragedia, come genere. Delle altrettanto carte vergate intorno e dentro Medea. Di come la lettura di un testo sia spazio e tempo di stratificazioni. Di una verità di Ghiannis Ritsos commentata in calce a questo testo.   Foto da rete: Maria Callas in Medea di Pasolini (1969); Valeria Moriconi in Medea di Franco Enriquez (1972); Kirsten Olesen in Medea di Lars von Trier (1988); Melina Mercouri Scartabellando 1 in una passata sceneggiatura di Carl Theodor Dreyer 2   abbiamo trovato notizia di una Medea monologante con la natura e con sé.  Medea, forza eccessiva, nuda, metafisica staccata appena da un essenziale paesaggio del Nord cui Kirsten Olesen ha dato forma attraverso sguardi scarni impastati di azzurri freddi e iridescenti acquitrini. Medea feroce e struggente divinità. Abbiamo sentito in un altrove Maria Callas e Melina Mercouri e Valeria Moriconi 3 che, pure, avevano conosciuto Medea prestand...

(Redazione) - Muto Canto - 19 - Per il nuovo anno, una parola: "LEGGEREZZA"

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  di Anna Rita Merico    Il 6 giugno 1984 Calvino fu ufficialmente invitato dall’Università di Harvard a tenere le Charles Eliot Norton Poetry Lectures… 1 Leggerezza , la prima delle sei Conferenze basate sulle connessioni invisibili. “ Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi al nuovo millennio, sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero d’automobili arrugginite…” 2 Un’esplorazione sul senso creativo dell’alleggerire, togliere volumi e spessori al vivente e, anche, all’universo simbolico del linguaggio e delle strutture narrative. Alleggerire le forme. Lasciare evaporare il peso per contenerlo, poi, rinato in leggerezza. Trasparente condensa di vapore che coglie sintes...

(Redazione) - Muto Canto - 18 - Suggestioni e testi di docu-poetry

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  di Anna Rita Merico  Muto Canto, rubrica de Le Parole di Fedro, in scambio con Gianpaolo G. Mastropasqua di cui PoetiPost 68 ha pubblicato un’analisi della parola follia dal titolo-traccia Il divieto di accorgersi. Lo scandaglio inizia a muoversi all’interno dei luoghi deputati alla separazione degl’internati: violenti, luridi, cronici. Tutto, all’interno del sorvegliare e punire che si muove intorno alla follia è legato alla vivisezione del separare. La separazione prende ulteriore forma nella delineazione che Mastropasqua porta nell’indicare significati di pazzo-folle-matto. Immediato il riferimento al grande Mario Tobino. La discesa inizia. 27/10/2012 oggi hanno fatto tremare il suono che usciva dalla mia gola mi hanno applicato del dolore la voce nel gemere si è messa a tremare tutta la città mi mette le mani addosso mi concedono a chiunque ora anche i musi diversi erano fatti d’aria a nessuna donna probabilmente è mai toccato di starsene così spesso sotto umiliazioni ta...

(Redazione) - Speciale "I Romantici" - "A proposito di Gerard De Nerval (1808-1855)"

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di Anna Rita Merico   CASPAR DAVID FRIEDRICH - IL SOGNATORE I Romantici hanno aperto sulla nostra contemporaneità, hanno coniato mutamento radicale del modo di sentire e pensare mondo. La Redazione de Le parole di Fedro ha progettato uno Speciale sui Romantici mettendo a fuoco taluni aspetti di Autori del XIX sec. Ad una fase di progettazione redazionale è seguita la stesura relativa agli Autori che ognuna/o ha proposto. Ne è nata una tavolozza di sguardi su quest’epoca e le sue innovazioni. Nulla di esaustivo ma, tutto nel segno del piacere della condivisione con Lettrici e lettori di Le parole di Fedro.   La Redazione de Le Parole di Fedro _________   ___________ Nerval: nelle intimità di metamorfosi   Voglio il Centro Voglio il Centro del Centro Voglio il Centro del Centro del Dentro Voglio il Centro fino al nucleo del sole Voglio il Centro fino al Dentro che scoppia Voglio il Dentro dello scoppio Voglio il Centro fino al Dentro della Notte deflagrata A.R.M. ...