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(Redazione) - Specchi e labirinti - 26 - Invito alla lettura de “Il paese invisibile e il passo per inventarlo” di Roberto Marconi

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  di Paola Deplano avevo fatto a posta a forare proprio per scoprire quell’essere che viveva del suo lavoro dentro a una grotta di fronte alle figlie dell’Addolorata. La mia verità non è del tutto giusta ero stato avventato con la bicicletta catene manubrio testa qualcosa comunque s’allentava e quindi la parola diveniva zitta di fronte a quel volto rubizzo tutt’uno con ogni meccanismo. Un mistero senza insegna. Tutti sapevano il mestiere il sopran- nome ma la sua storia è sepolta come uno di quei tanti vini impolverati dal niente come le tante cantine affrescate da altre mura come ogni esercizio quando è chiuso non ha età. E venni a sapere che con la madre vissero insieme anche all’ospizio e poi pure al cimitero e lei di cognome faceva Poeta Ci piace cominciare questo scritto con un’infanzia qualunque, nei primi anni Settanta del secolo scorso. Un’infanzia coi bambini che corrono in bicicletta, pronti ad emularsi in corse sfrenate e a cadere rovinosamente sulla sabbia o sul selciato pe

(Redazione) - Estratto da "Spunta per il viaggio verso ovest" (Arcipelago Itaca ed., 2022) di Claudio Dal Pozzo, con nota di Sergio Daniele Donati

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  Un viaggio, in fondo, è anche la versione archetipica della nostra relazione con la parola. O, almeno, ogni viaggio ci riporta al primo dei percorsi da noi compiuti, quello da una una lallazione scomposta verso il binomio significato/significante del nostro dire.  Ma il Mito pone spesso una direzione precisa ai nostri viaggi spirituali , come se una spinta interiore ci portasse a muoverci verso un luogo determinato, verso un'idea di altrove che noi, senz' accorgercene , situiamo ad Oriente .  È l'oriente la direzione immaginaria dei nostri sogni, il luogo che ci verrà indicato dalle voci che ci abitano .  Un viaggio verso occidente,  dunque, almeno nel nostro immaginario non può che configurarsi come un viaggio a ritroso, un ritorno verso la sorgente, di cosa poi non sempre è dato saperlo.  Quanto torniamo, senza immaginarlo, ritroviamo la parola-suono o, almeno, il suono che plasma la parola, prima dei suoi significati/significanti .  La splendida raccolta di Claudio D

Tre poesie di Alfredo Rienzi tratte da "Sull'improvviso" (Arcipelago Itaca, 2021)

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Lieti e onorati di poter pubblicare tre poesie del grande poeta contemporaneo  Alfredo Rienzi tratte da "Sull'improvviso" (Arcipelago itaca, 2021) _____ Ci fu un problema di carne, e sangue che s’ostinava a volgere in acqua e da questa in aria (sostanza sorellastra del nulla) qualcuno, qualcosa, (vago, poco definito, appena più di un’ombra, premeva con blanda inerzia) voleva essere, ma si fermò. Non fu e nessuno ne seppe (a pagina 20 dell'opera sopra citata ) _____ ESTINZIONE   È oggi e qui tra noi l’Ordoviciano col suo corteo muto d’ammoniti le acque inferiori a ricoprire il mondo e tribù di dei incendiari a baloccarsi già con i lampi di tempeste gamma ed ogni altra specie d’ingiurie e cataclismi (a pagina 50 dell'opera sopra citata) _____ IL FUOCO E IL SUO CONTRARIO   V.  Ce lo siamo confessato le notti alterne delle estati Thomas – quando ci davamo convegno tra i detriti e la gloria – che anche noi, se avessimo saputo aspettare se solo avessimo av

(Redazione) - a proposito di "Ex Madre" (Arcipelago Itaca, 2022) di Francesca Del Moro - una "non nota" in forma di racconto di Sergio Daniele Donati

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  Mi siedo al solito bar e ordino il solito caffè. Luglio a Milano significa ricordo e nostalgia e rivedersi piccoli, madidi di sudore dopo una partita a calcio nei parchetti, dove l'afa non dà tregua e le madri si preoccupano che il loro bimbo non prenda un malanno. Ecco, mi cullo in quel ricordo e poi la sento, la fitta amica al cuore che da un anno so - finalmente - cosa significhi: " attento Sergio stai ignorando qualcosa, stai evitando qualcosa che ha bisogno di esser visto, con urgenza".  E allora - ho imparato a farlo - chiudo gli occhi e sento la sua vocina che mi parla da tre mesi e che da tre mesi mi impedisce di trovar parola su quelle parole. Eppure devo; ché quel libro è un dono, un dono che mi fa piangere da tre mesi, e fa che io ancora non ne sia riuscito a parlare. Allora finisco il caffè e prendo penna e taccuino: che nota di lettura sia. Ma no; altra fitta al cuore.  Non può essere una nota come le altre questa perché quella scrittura lì non parla di un

(Redazione) - A proposito di Sull’improvviso di Alfredo Rienzi (Arcipelago Itaca ed., 2021) - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Dice il poeta Alfredo Rienzi nella nota introduttiva alla sua raccolta poetica Sull'improvviso (Arcipelago Itaca ed., 2021) , della quale qui presentiamo un estratto: La vita è movimento e cambiamento: concetto banale ed elementare. Gli estremi del mutamento hanno, mutuando termini medici, la gradualità della lisi e la repentinità della crisi . Discesa e caduta. Sull’improvviso raccoglie una serie di testi e frammenti – vissuti, immaginati, proiettati – del cambiamento per crisi, fulmineo, talora drammatico, imprevedibile o imprevisto, esplorato prevalentemente in minus , per catabasi. L’accadimento improvviso e imprevedibile proietta il protagonista o lo spettatore al bivio tra la follia o l’accettazione. Tutt’altro che una resa, quest’ultima urla il suo tentativo di comprensione del lampo dell’evento, la ricerca disperante perché in apparenza vana, di un senso, che non può collocarsi che in territori esterni o complementari alla ragione. La poesia, quando, come in questa raccolta

Estratto dalla silloge "Silenzio, soglia d'acqua" di Loriana D'Ari (Aricpelago itaca editore) con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Stupisce sempre più chi vi scrive l'incontro con opere prime che manifestano una più che piena maturità poetica. La lettura di quelle rare perle è sempre momento di incontro con un poesia alta capace  evidentemente di attendere i giusti tempi per manifestarsi già adulta .  Sì, quell'ultimo aggettivo finale ha per me un senso molto profondo perché descrive i percorsi che l'anima o la mente devono fare prima di trovare espressione nel pennino.  E, un po' per mia indole personale, un po' perché credo davvero nella lentezza come valore, apprezzo molto chi sa quale sia il giusto momento per esporre la sua scrittura al pubblico e non violenta la sensibilità dei lettori con opere che trovano giustificazione d'essere solo nel desiderio di vedersi pubblicati. La lettura della silloge Silenzio, soglia d'acqua   di Loriana D'ari presenta tutte queste caratteristiche fra le quali, appunto, la maturità di una scrittura piena emerge con forza.  Sono spesso assenti seg

(Redazione) - Nota di lettura su "Dissociazione elementare" di Silvia Gelosi (Arcipelago Itaca edizioni, 2022)

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È uscita poco tempo fa per Arcipelago Itaca edizioni la raccolta poetica di Silvia Gelosi Dissociazione elementare.  La raccolta si caratterizza per una innata eleganza, sia strutturale che sonora, che non scema - anzi paradossalmente aumenta - in relazione alle tematiche profonde che affronta.  Di quale dissociazione l'autrice intenda comunicare al lettore l'esistenza lo scopriamo passo dopo passo, senza fretta, con la lentezza che l'intera raccolta richiama a sé.  Tuttavia non sfugge già nel titolo il paradosso (e l'ossimoro), che abilmente la poeta lascia scivolare con estrema nonchalance tra le pieghe del libro, e che pone il lettore in attenzione concentrata.  È possibile che ciò che è elemento (quindi essenza) possa essere dissociato? E, dissociando un elemento costitutivo dal suo altro da sé, cosa resta della sua vitalità iniziale? Silvia Gelosi struttura la sua silloge con una struttura che appare a chi la legge immediatamente binomiale; in cui la parte sinis

(Redazione) - Nota di lettura su "Voce del verbo mare", di Simone Consorti (Arcipelago Itaca ed)

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  A cura di Sergio Daniele Donati Simone Consorti è autore nato nel 1973 a Roma, dove insegna in un liceo. Ha esordito con “L’uomo che scrive sull’acqua ‘aiuto’  ”(Baldini e Castoldi 1999, Premio Euroclub 2000, Premio Linus) e pubblicato i romanzi “ Sterile come il tuo amore ”(Besa, 2008), “ In fuga dalla scuola e verso il mondo ”(Hacca, 2009), “ A tempo di sesso ”(Besa, 2012),“ Da questa parte della morte ”(Besa, 2015), “ Otello ti presento Ofelia ” (L’erudita, 2018), “ La pioggia a Cracovia ”(Ensemble, 2019), “ Vi dichiaro marito e morte ”(Ensemble, 2021).  Diverse sono le sue raccolte di poesia tra cui “ Nell’antro del misantropo ” (L’arcolaio 2014) e “ Le ore del terrore ”, (L’arcolaio, 2018).  Nel corrente anno è uscita per i tipi di Arcipelago Itaca ed . la sua raccolta Voce del verbo mare. La silloge si presenta subito al lettore come opera di incisiva maturità in cui emergono con chiarezza alcune tematiche di fondo con ogni probabilità care al poeta.  La poesia d'esordio d