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Due poeti allo specchio (Bruno Di Pietro e Sergio Daniele Donati)

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Augusto a Somma evoca Orazio e Mecenate di Bruno di Pietro Tutt'altro che pallida, Quinto, è la morte. Nulla s'impara nella perdita dei più cari affetti come in quell’ostile autunno che portò via te e Gaio. Ritroveremo nell’Ade il sapore delle olive e del vino della Sabina e quei silenzi in cui ognuno pensava con se stesso? Il mio viaggio verso l'origine si ferma a Somma non si può vedere l'inizio prima della fine. Sono in quella radura del tempo e dello spazio che non ha sponde: non più qui non ancora altrove. Devo salutare le costellazioni mentre incoronano il vulcano. Svanisce la quieta maestà delle stelle di fronte alla minacciosa infinità priva di futuro. Svanisce l'erba in questi afosi giorni estivi svaniscono le rose prima del crepuscolo. È questa la notte dell’antico niente e persino le ali della luce sono lente quando non sai più se l’ora passata è un'ora persa o un’ora guadagnata. Ascolta. Il cigolio degli scalmi lo sciabordio dei remi annunciano l'