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(Redazione) - "La fragile geometria dell'amore" - A proposito della raccolta di Antonella Caggiano "La vena delle viole" (Capire edizioni, 2023) - Nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Io non so parlare d'amore (né in poesia, né in altri contesti) e provo sempre una sorta di imbarazzo a scriverne perché il dato emergente per me è sempre quello di un certo incaglio tra parola e il principe dei sentimenti. "Io non so parlare o scrivere  sull'Amore", dicevo, eppure non per questo non sono capace di leggerne, né disconosco che le diverse declinazioni dell'amore fanno parte dell'ossatura del poetare dall'alba dei tempi.  Eros e Thanatos sono uno dei registri fondamentali su cui si muove da sempre l'arte poetica. Certo ne esistono altri ma ben pochi hanno avuto nella storia della poesia uno sviluppo così ampio, perché, in fondo (ma anche in superficie) l'essere umano da sempre si questiona sul rapporto con l'altro da sé , e l'amore ne è una delle manifestazioni più persistenti. Saper leggere, poi, e saper anche valutare il valore delle parole che sulla geometria mobile dell'amore poggiano, senza false modestie, è un dono

(Redazione) - Estratto da Da "Vuoto frontale" (Capire edizioni, 2020) di Sabrina Amadori con breve nota di Sergio Daniele Donati

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  È un vero piacere per "Le parole di Fedro" poter pubblicare un estratto dalla raccolta di Sabrina Amadori "Vuoto Frontale" , apparso nel 2020 per i tipi di Capire edizioni. L'incisiva scrittura della poeta è capace, come potrete osservare leggendo le composizioni che seguono, di trascinarci in un luogo dai pieni richiami filosofici ed esistenziali , attraverso un apparato linguistico e lessicale sicuramente diretto ed immediato, che però lascia trasparire una sorta di danza tra diversi piani interpretativi possibili. L'Autrice, sicuramente complice la sua formazione filologica, ha un tratto quasi sapienziale capace di comprimere, non solo in pochi versi, ma anche nel rifiuto   forse etico di ogni lirismo ed orpello, la densità del suo dire.  Quella di Sabrina Amadori è dunque una scrittura che condensa, assimila e lega.   E il lettore, rara cosa in poesia contemporanea, sente una calda luce di comprensione profonda calare sulle sue tempie. Una autrice da s