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Un pomeriggio con Chagall di Paola Deplano

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Marc Chagall -  Mosè riceve le tavole della legge (acquaforte) Sei a Catanzaro davanti al Complesso monumentale del San Giovanni per la mostra che sognavi da tempo e, mentre t’incanti a guardare la chiesa poco distante, l’amica che è con te legge sulla porta un anonimo fogliolino A4 dove c’è scritto che la mostra Chagall e la Bibbia, che è prorogata fino al 10 ottobre, per il mese di agosto sarà aperta solo di pomeriggio. Sul sito quest’avviso non c’era – o forse tu non l’hai notato – ma ringrazi la provvida sventura manzoniana che ti fornisce il pretesto per andare un po’ a zonzo in una città - quella della tua amica - che tu non conosci. A dispetto di una immeritata cattiva fama, trovi che è una città carina, raccolta, piena di palazzi liberty. Il traffico è tranquillo, ad agosto sono tutti in ferie. Con la tua amica andate a mangiare in un posto molto bello, che si trova in un parco alberato, passeggiate dopo pranzo e poi tornate in centro, ma è ancora presto per la mostra, che...

L'incontro

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La passeggiata di Marc Chagall (particolare) No, non credere che io non sappia  che i nostri sguardi furono preparati  dai venti del tempo e dello stupore.  E non pensare che io non possa  legare al Silenzio eterno delle stelle  la gioia dei nostri non detti.  Gioco di bambini, serio,  abbasso lo sguardo al passaggio angelico  del soffio che lega,  E mi copro il volto, pudico.  Perché scarlatta è la traccia nei cieli  e blu, come il mare, la sua evanescenza.  No, non credere che io non sappia  che è meglio che tutto taccia  e si lasci cullare da un pulsare antico  che, messaggero, ci guida  là dove risiede sereno  il battito lieve d'ali di farfalla 

Dormi?

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Marc Chagall -Bacio (particolare) Un uomo tiene  una donna  tra le braccia.  L'ama. Le chiede  in un bisbiglio, all'orecchio: ”Dormi?”  E spera,  che non risponda, e possa infine vedere  i suoi volti  protetti dal Sogno,  dal loro sogno.  Un uomo ricorda,  legandosi alle  dolcezze dell'attimo,  sapendo che è memoria  e dimentica l'amarezza e lo strappo.  Un uomo volta  lo sguardo al cielo,  poi a terra.  Lì, nel mezzo,  tutta la poesia  del suo dolore.