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Dialoghi poetici coi Maestri - 44. Chandra Livia Candiani

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  La pelle è sempre in prima linea come i cappotti le madri i villaggi, è un confuso conoscitore di mondi è serbatoio e cemento trasale fa barriera è distendibile e delicatamente resistente sanguina respira. Nuca mani e piedi spalle petto fianchi conoscono il mondo senza l’assedio della narrazione stormiscono e scompensano il pensiero. La pelle è educazione sentimentale ogni parola un branco che preme i pori e ne fa porte sul cielo vuoto dell’interno, dove soffia la memoria l’aria del tempo. Per primo viene il tatto quando mettiamo una parola al mondo. Invecchiando la pelle diventa più sottile perché aumenta il desiderio di mistero, diminuisce la paura di attacco. È nuda su questa terra, si sbriciola nel passaggio. In lei la vita umana si consuma e poi si spegne o forse vola fuori di lei, la lascia. Chandra Livia Candiani Tratto da La domanda della sete 2016-2020 (Einaudi, 2020) Ho visto pelli farsi barriera contro le scorie d'un mondo asmatico. Altre assorbivano il soffio d'u...