SPECIALE: Conversazione davanti a un fiume (Cristina Daglio e Sergio Daniele Donati)
Cristina : ci eravamo lasciati sotto una pergola, ora mi piace immaginare di incontrarci lungo un fiume con un termos, una tovaglia e una torta e due zaini colmi di libri. Vorrei chiederti cosa leggiamo? Intendo non solo cosa stai leggendo, ma anche il come lo fai, qual è la tua strumentazione e cosa cerchi. Penso che a volte si parta troppo preparati, altre completamente incoscienti a cosa si sta andando incontro e che a volte ciò che leggiamo lo restituiamo a seconda di ciò che riusciamo a scorgere. E qui le parole aiutano fino a un certo punto, possono anche fuorviare. Oppure aprire nuovi mondi e modi di condivisione del sapere. Sergio : il fiume, Cristina, è già di per sé per me memoria e simbolo della parola , di quel flusso di coscienza che pare non aver mai fine, salvo momenti di grazia, nella nostra mente, sempre abitata da un dire (a noi stessi? agli altri?), da una narrazione che mai ha fine. Allora prima di dirti quali autori e quali opere ho portato nel mio zaino, poiché