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(Redazione) - Echi di Fedro (dialoghi poetici) - Daniela Favretti con Anna Rita Merico

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  Son segni gli sfarfallii dei fari dietro e sopra scarabocchi precise le scie d’ aerei trofei di sguardi bocca incisa Sedare il metro imparare il sasso le cicatrici forano in alto il mio basso e ancora parole, ai bordi Matrici e forme fiori di dita che sia maledetta la via retta detta norme in vedetta il sovrano la Maschera dietro l’impegno Mentono in aria miracoli da trentadue giorni in una riga costretta fatica raccolta nel volo di ore ricordo, i disegni. (Daniela Favretti) da qui, angolo di onda, entriamo in un’energia e ne diciamo affinché  tutto s’impili nel ventre di una creazione fatta di visioni e di inciampi e un universo marcia intorno ai nostri pensieri e carte carte carte ne dicono profondità e ti sento scendere nel nudo del dentro e ti vedo catapultata nel vortice dell’esistenza mentre stani menzogne mentre sbucci un quotidiano impastato in baccelli spinosi Colore su colore, sformi forma e infili il deforme e annusi trasparenza e cobalto di sguardo. E vorrei che quello Hy

Un inedito di Daniela Favretti

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Daniela Favretti - Appunti per un saluto (200x120) - Cera e collage, 1985. Poco prima dell’arrivo Del mio vuoto La tua mano ha salutato Me che partivo Ma che restavo sulle tue scapole a chiedere all’aria spostata Quante fossero le traversine  Da una città all’altra quante le finestre illuminate di tutte le stanze da lì a Bologna.Vermiglie le mie scarpe, la falcata sorvegliare con costanza dimostrare di sapere fare senza. Daniela Favretti - inedito 2023

Un inedito di Daniela Favretti

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di Daniela Favretti Muta svelta al posto Della tua faccia ogni parola E' solo l'inferno la traccia Dal dolce al veleno in un velo Nell'inverno che resta, una bava Fa in fretta a farsi gelo. _______ Dice di sè l'autrice: " Nasco in un giorno di gelo bianco padano. Il primo film che ho visto è stato Il dottor Zivago: Lara mi ha segnato. Il secondo film è stato Il posto delle fragole. Da piccola credevo che il caval Donato fosse stato trattato ingiustamente e allora quando mi è stato possibile mi sono iscritta alla Facoltà di Filosofia. Parlar d' arte è un insulto nella maggior parte dei casi. Amo la carta, i segni, le ombre, l' inchiostro che macchia le dita, i gatti che graffiano, l' oceano che schiuma, il jazz. Il silenzio. E poi, sono un pittore." Daniela Favretti