(Redazione) - Sei poesie di Gabriella Grasso con breve nota di lettura
Cortocircuito Lo senti l’archetipo in questo alito di tempo all’incrocio di ogni mondo Lo tocchi con mani bambine nel caldo di questa materia che docile assume molteplici forme e colori colonne volute festoni di templi votati all’Immenso gradoni di eterni teatri per vivere con i tuoi pari il ciclico corso dei venti e smorfie beffarde di uomini ormai mascheroni fermati per sempre su questi portali Lo avverti nell’aria, nell’oleandro che macchia e rallegra ogni canto di questa tua strada in salita Lo ascolti nel canto del”chiù” e nelle voci degli uomini che dalla fiera ti chiamano ti invitano a entrare in quella caotica tela per fonderti con gli altri fili e reinterpretare con loro la tua prima forma Tratto da Quale confine , edizioni Kolibris, 2019 Ultimo tabù Sai, da quando mi manchi io non parlo più con nessuno e nessuno mi parla Sì, ci si scambia messaggi per gestire la vita e tenere ordinati i cassetti mai aperti O per dare un segnale di pubblica voce a chi non lo ha chiesto Ma gli ...