Una poesia inedita di Elena Mearini - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
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Chissà se qualcosa di te resta avvicinabile come il randagio quando gli allunghi il pane oppure ti sei data tutta alla distanza della cenere dispersa -capita talvolta di vederti nel sottile dell’ostia o nella nuvola che disfa- crollo quando ti cerco e mi depongo dove il qualunque nasce. ( Elena Merini - inedito 2024 ) _________ UN PENSIERO "LIEVE" DI SERGIO DANIELE DONATI Assenza, perdita, abbandono sono spesso declinate in poesia attingendo al registro del dolore - ed è normale e giusto che così sia - soprattutto se tali eventi sono legati ad un vissuto recente. Allo stesso tempo la poesia che della ferita si limita a definire i contorni, lo strazio e la difficoltà ad esser vissuta, rimane spesso intrappolata in schemi stretti che lasciano al lettore un senso di amara solitudine e incapacità di trovare vie d'uscita, una sorta di asmatica apnea. Pare di essere in quei casi destinati solo ad un eterna assenza di vie d'uscita. Eppure l...