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(Redazione) - Minus quam: a proposito della raccolta "Siamo rimasti senza maestri" (Eretica edizioni, 2024) di Elisa Malvoni - nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Oggi vi vorrei parlare di una raccolta poetica che ho tenuto a lungo per me – spero che l'autrice non me ne voglia  –   prima di poterne scrivere su queste pagine. Come più volte qui detto e scritto, ciò avviene il più delle volte quando il mio astigmatico sguardo su una scrittura mi impone un contino questionamento e non trova parola adatta al commento, perchè quei tratti se, da un lato, mi colpiscono nell'immediato, dall'altro, mi impongono allo stesso tempo di ricercare nel profondo della mia scarsa consapevolezza le ragioni originarie di questo fertile impatto.    "Siamo rimasti senza maestri" (Eretica edizioni, 2024), della poeta Elisa Malvoni è stata sicuramente per me una lettura portatrice di quanto sopra ho descritto e di tanto ancora.  Sin dal titolo, che trova riscontro in un mio radicato pensiero che nell'assenza  del maestro trova la sua sorgente, la raccolta, come sopra si diceva, impone al lettore una continua domanda , alla cui ri...

(Redazione) - Estratto dalla raccolta "Epidermide rara" (eretica ed., 2023) di Raffaella Rossi - con nota di Sergio Daniele Donati

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Un recente dialogo della sezione   Poeti allo specchio de Le parole di Fedro  (lo trovate  qui  ) ha visto come coautori la poeta Raffaella Rossi e il sottoscritto. L'occasione di quel dialogo mi è stata propizia per rileggere a fondo la silloge Epidermide rara della stessa poeta, apparsa per i tipi di Eretica edizioni nel corrente anno.  La scrittura di Raffaella , lo si è detto in più occasioni, è sempre una scrittura curata dai tratti che non disdegnano un certo lirismo positivo pur mantenendo, specie nelle composizioni più brevi, un effetto potente di apertura nel lettore.  Pubblichiamo qui un estratto di alcune sue poesie brevi, tratte dalla citata raccolta. Sono poesie  spesso declinate alla seconda persona singolare, in cui al lettore pare contemporaneamente che l'autrice si rivolga sia a sé stessa che ad un indefinito fruitore del suo dire.  Si percepisce inoltre un incedere della parola da un ventre emozionale molto presente e forte,...

(Redazione) - Specchi e labirinti - 18 - La gemina arte di Alessandro Ardigò in “Cedere e altre cose dette d'amore" (Eretica Edizioni, 2022)

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  di Paola Deplano Dante Gabriel Rossetti scriveva e dipingeva, Michelangelo era scultore e poeta, un certo da Vinci, per soprammercato, era persino scienziato e inventore. Insomma, ci sono molti illustri precedenti in cui una singola persona viene baciata da due o più Muse, una guancia per ciascuna – e, nel caso di Leonardo, persino sulla bocca. Non è solo, quindi, Alessandro Ardigò, nella duplice strada dell’espressione del sé attraverso una gemina arte. Cedere e altre cose dette d’amore (Eretica Edizioni, 2022) è, per adesso, l’ultimo libro di poesie di quest’autore, corredato dalle fotografie di Eugenio Tonoli. Una scelta che la dice lunga sull’impossibilità, per Ardigò, di vivere la poesia solo come mero esercizio di scrittura. Senza l’immagine, sembra dirci, la poesia si avvia per il mondo senza una valida gemella che la sorregga e la rispecchi. In questo libro il poeta/disegnatore si ritrae per consentire che siano le immagini di un estraneo a fare da controcanto – a nostr...