(Redazione) - Passaggio in Grecia (Το πέρασμα στην Ελλάδα) - 06 - Poesie di Odisseas Elitis

Di Maria Consiglia Alvino “ Proprio perché i tempi sono oscuri dovremmo avere una visione più ampia, più luminosa delle cose ” (Odisseas Elitis, discorso per il conferimento del premio Nobel, 8 dicembre 1979). Ci sono volte in cui ritornare alla poesia greca del Novecento significa aprirsi, di nuovo, alla lingua e a ciò che essa, da sola, può suggerire o, meglio, dire. La poesia di Odisseas Elitis (Candia, 1911 – Atene 1996) in ogni sua fase nasce da un intimo dialogo con la lingua greca stessa, da cui il poeta, puro strumento, non fa che lasciarsi attraversare. Nella lingua greca “parlata”, Elitis cercava la parola primigenia, assoluta, in un inesausto sperimentalismo linguistico. Ad esso corrispondono immagini di rara intensità, intrise di mito e soprattutto di una solarità ancestrale, derivante dalla ricerca spasmodica di una chiarezza del tratto linguistico quasi pittorica. Del resto suoi modelli sono i pittori di icone bizantini, con la loro arte di rendere la ...