Due poesie inedite di Fabio Sebastiani con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
Se esiste una domanda da porre alla parola riguarda spesso la sua geometria , la sua relazione col silenzio; in altre parole è sempre questione battente quella che riguarda la "parola in relazione". Le due poesie inedite di Fabio Sebastiani che oggi vi proponiamo giocano - e il verbo giocare è sempre portatore di approcci seri - molto sulla sottile linea che costituisce il tema centrale di cui sopra. (...) La bolla in cui il respiro si raccoglie è già pensiero vivo circonferenza dello stupore. dice il poeta e a me si stimolano sinapsi che richiamano dirette alla lezione di Jabes e di tutta quella schiara di poeti che si pongono alla ricerca di un rapporto quasi geometrico anche nel dominio emozionale ed umano. "ci deve essere una ragione profonda per il nostro questionarci", sembra suggerirci Sebastiani, e in questo porta la sua scrittura al livello di un pensiero che pur non conosce suoni, timbri e ritmi. Ed anche quando definisce la poesia un Un orpello beste