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(Redazione) - Specchi e labirinti - 11 - Irina, Alessia e Livia: una storia vera

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  di Paola Deplano Il moderno concetto di Principe Azzurro si potrebbe definire in pochi tratti paradigmatici ed essenziali: dev’essere un bell’uomo, dai modi fini ed eleganti, avere un discreto stipendio ed una buona posizione sociale, essere serio ed affidabile, uno senza vizi e dipendenze di sorta, in ottima salute e possibilmente sportivo. Uno come Mathias Schepp , insomma, l’ingegnere svizzero che Irina Lucidi sposa, dopo una breve frequentazione, perché aspetta un bambino, anzi due: le gemelle Alessia e Livia, che saranno rapite e uccise a sei anni dal padre, quale atroce vendetta contro la moglie che si è voluta separare. Tutto ciò – e anche altro – è narrato nel romanzo di Concita De Gregorio dal titolo Mi sa che fuori è primavera , edito da Feltrinelli nel giugno 2015. A pensarci bene, non si tratta di un romanzo ma, come avverte la controcopertina “è opera romanzesca che ha tratto ispirazione da fatti realmente accaduti”. Concita De Gregorio ha infatti messo la sua eccellen

(Redazione) - Letti da Francesca - 06 - su "Divorzio di velluto" di Jana Karŝaiová, Feltrinelli Editore 2022.

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di Francesca Piovesan La prima volta che ho visto Jana eravamo a un corso di scrittura, perfette estranee. La prima volta che ho visto scrivere Jana, l’ho vista scrivere di profilo. Le ero accanto, la guardavo, rimanevo affascinata dal suo naso, per me una costante, dal suo essere lì, in quella stanza, e altrove, lontana, creatura che aveva superato confini. La sentivo modellare la lingua, una lingua che non era la sua. Una lingua che aveva imparato, e stava imparando da autodidatta. Sentivo la passione premere contro ogni vocale, il desiderio farsi spazio lungo ogni consonante. Era Jana che diventava scrittrice. Divorzio di velluto , il suo esordio, sta concorrendo per la finale del Premio Strega, è tra i dodici, e questo pezzo uscirà esattamente il giorno prima in cui questa dozzina diventerà una cinquina, o una sestina. Karŝaiová è stata presentata dallo scrittore e giornalista Gad Lerner, come autrice del nuovo romanzo europeo. L’Europa ci sta tutta in queste pagine. Un’Europa unit

(Redazione) Letti da Francesca - 04 - "Quel luogo a me proibito" di Elisa Ruotolo (Feltrinelli Editore, Marzo 2021)

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di Francesca Piovesan Quali sono i luoghi proibiti?  Chi proibisce?  Chi obbedisce al divieto? Elisa Ruotolo , in questo romanzo, porta sulle pagine un io narrante, una prima persona, una donna. Una bambina di un Sud Italia nei dintorni di Napoli, che cresce con il mito dell’obbedienza, della severità, della perfezione, della pulizia dentro e fuori, del candore. Quello che le viene precluso, e che imparerà a precludersi, è il desiderio, la volontà di desiderare.  La possibilità di accompagnare un corpo lungo la propria età, di amare e farsi amare, di donarsi senza riserve a un’altra persona. L’educazione sessuale e sentimentale di una bambina che vede nel maschio l’impuro, l’approfittatore, il lupo che sgozza l’agnello.  Una bambina costretta a cambiare canale se alla tv passano scene di nudo, un’adolescente che in un autobus scolastico caldo e sudato vede dal finestrino Imma, che consapevolmente ama per poi rigenerarsi dopo ogni notte, una compagna di classe che tradisce l’amica tredi

(Redazione) Letti da Francesca - 03 - Omar Di Monopoli , Brucia l'aria (Feltrinelli Editore - ottobre 2021)

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di Francesca Piovesan Nell’ultimo libro di Omar Di Monopoli, non brucia solo l’aria di Torre Languorina, ma brucia ogni singola parola che l’autore sceglie di utilizzare per descrivere la sua contea salentina. Se c’è una cosa che caratterizza queste pagine è proprio l’uso della lingua, la ricerca certosina del vocabolo, una commistione di italiano aulico, desueto e di dialetto locale.  Una lingua utilizzata per descrivere, per rendere reali e sensibili, ossia percepibili dai sensi, i luoghi di una Puglia secca, calda, irrespirabile, immersa in bagni salati di sudore, irrecuperabile se non per un sentimento di amore romantico che ha il suo fulcro in Rocco, uno dei protagonisti. La famiglia Caraglia è quella che si agita, e molto, sullo sfondo. In un intreccio di passato, estate anni Novanta, e presente, egregiamente narrato anche da una voce terza, le pagine raccontano le tre generazione dei Caraglia: il padre, Livio, primo contadino a diventare pompiere, figura ambigua a metà strada fr