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(Redazione) - Speciale "I Romantici" - “Giacomo Leopardi e la lingua ebraica antica” di Sergio Daniele Donati

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  di Sergio Daniele Donati FERDINAND VICTOR EUGENE DELACROIX - TIGRE E SERPENTE   I Romantici hanno aperto sulla nostra contemporaneità, hanno coniato mutamento radicale del modo di sentire e pensare mondo. La Redazione de Le parole di Fedro ha progettato uno Speciale sui Romantici mettendo a fuoco taluni aspetti di Autori del XIX sec. Ad una fase di progettazione redazionale è seguita la stesura relativa agli Autori che ognuna/o ha proposto. Ne è nata una tavolozza di sguardi su quest’epoca e le sue innovazioni. Nulla di esaustivo ma, tutto nel segno del piacere della condivisione con Lettrici e lettori di Le parole di Fedro. La Redazione de Le Parole di Fedro _________   L’ebraico è lingua antica, almeno quella dal poeta conosciuta, sicuramente precedente alla rinascita dell’ebraico come lingua correntemente parlata, la quale ultima ha tanto in comune con l’ebraico biblico da Leopardi studiato da autodidatta, ma non può certo alla stessa essere sovrapposta. Come sottolineato da Miria

(Redazione) - Suggestioni - 01 - Alla Luna (Giacomo Leopardi e Umberto Piersanti)

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  di Emanuela Sica _____ VIDEOLETTURA DI EMANUELA SICA ________ TESTI "Alla luna" di Giacomo Leopardi O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l’anno, sovra questo colle Io venia pien d’angoscia a rimirarti: E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci Il tuo volto apparia, che travagliosa Era mia vita: ed è, nè cangia stile, O mia diletta luna. E pur mi giova La ricordanza, e il noverar l’ etate Del mio dolore. Oh come grato occorre Nel tempo giovanil, quando ancor lungo La speme e breve ha la memoria il corso, Il rimembrar delle passate cose, Ancor che triste, e che l’affanno duri! ________ "Luglio 1969" di Umberto Piersanti   no, non guardavo la luna, non scruto i suoi monti e i crateri dentro quel giallo lieto a volte e a volte cupo che ti segue la notte nel cammino, non ricordo se la luna pende dietro il Carpegna o sta sopra il Nerone e neanche il tuo vol