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(Redazione) - Speciale "I Romantici" - “Novalis: per il raggiungimento di un Assoluto” di Giansalvo Pio Fortunato

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  di Giansalvo Pio Fortunato   JOHN MARTIN IL GRANDE GIORNO DELLA SUA IRA I Romantici hanno aperto sulla nostra contemporaneità, hanno coniato mutamento radicale del modo di sentire e pensare mondo. La Redazione de Le parole di Fedro ha progettato uno Speciale sui Romantici mettendo a fuoco taluni aspetti di Autori del XIX sec. Ad una fase di progettazione redazionale è seguita la stesura relativa agli Autori che ognuna/o ha proposto. Ne è nata una tavolozza di sguardi su quest’epoca e le sue innovazioni. Nulla di esaustivo ma, tutto nel segno del piacere della condivisione con Lettrici e lettori di Le parole di Fedro.   La Redazione de Le Parole di Fedro _________ Relazionarsi al senso di un assoluto che si dischiude è da sempre, più o meno celatamente, l’obiettivo formativo della poesia. Vi è, forse, una sfida più grande ed assoluta del poieo ? È nella procreazione inter-arbitraria che risiede lo scioglimento, l’esercizio svincolante rispetto al già udito, al già viss...

(Redazione) - Fisiologia dei significanti in poesia - 07 - Poesia tra Greifen e Zeigen

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    di Giansalvo Pio Fortunato     PARTE I Il richiamo ad una coscienza della poesia pare avere linearmente la ricetta di una precettistica etico-deontologica che, onestamente, poco le si addice. Così come, pari merito, inscriversi entro una specifica categorizzazione del fare poesia è esercizio non solo astruso, ma anche altamente dequalificante. Si tratta – per intenderci – di un tradimento identitario, di una mortificazione rimutuata perennemente: è, senza dubbio, lo sfregio di tutte le linee , di tutte le tendenze massimaliste che sistematizzano un rigore preconfezionato del prodotto poetico da esportazione. Eppure, in questa apertura ad una chiusura contro ogni classificazione paradigmatica, si oppongono le mie stesse conclusioni: Non poeta è. Poeta è. Il vero problema sta nell’insopportabilità assoluta di ogni atteggiamento descrittivo della poesia, di ogni analitica genealogica che punti non alla riesumazione del corpo poetico, quanto al suo dischiuders...

(Redazione) - Fisiologia dei significanti in poesia - 06 - Solo così, la poesia è di coscienza!

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  di Giansalvo Pio Fortunato   Riservare alla poesia dei risvolti estremamente pratici e pragmatici, dopo le istanze ontologiche precedentemente analizzate, pare essere non solo una forzatura, ma anche un ritorno all’ovile abbastanza forzato. Sono queste, infatti, le motivazioni che si adducono rispetto ad un’ostinata e recalcitrante politica poetica che preclude al verso ed alla sua genesi un risvolto pienamente ontologico: non è forse l’Essere il grande residuo di un approccio vitalmente platonico? E la scia platonica, in fondo, non rifiuta deliberatamente l’opportunità poetica come reale possibilità conoscitiva, designandola piuttosto come menzognera? È evidente, allora, che questo sforzo di analisi programmatica è tutt’altro che uno sforzo banale o decontestualizzato o, peggio ancora, appartenente alla vecchia scuola. Il grande problema, soprattutto dei nostri tempi, è l’insensatezza genealogica con la quale ci si riferisce alla poesia: parlare di insensatezza, infatti...

(Redazione) - Fisiologia dei significanti in poesia - 05 - Per i principi di una percezione

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    di Giansalvo Pio Fortunato   L’onesta responsabilità ontologica, che è richiesta dal far poesia (in quanto completo espletamento poietico), non affonda le sue radici in un moralismo valoriale astratto e metafisico. Da ricollocare in questi termini, infatti, è il senso stesso dell’ ontologia , vista finalmente oltre ogni mero immanentismo o percorso di non esaurimento della persistenza dell’Essere. Ciò che infatti si comprende poco o per nulla è, senza dubbio, l’evidenza di una finitudine ineliminabile o, meglio ancora, di un continuo perpetrare una lucentezza sbiadita entro l’identità dell’esistenza. Ragionare sull’Essere, a maggior ragione in poesia, non significa in alcun modo valicarsi entro una radice di cronico illuminante idealismo che, ponendo la roccaforte nella sicurezza di una razionalità traducente, riesca a spiccare in volo oltre la materialità del fatto pratico – si potrebbe anche omettere il pratico - dell’esistenza, ma designa la zona tormentosa dello s...

(Redazione) - Fisiologia dei significati in poesia - 04 - Poiesis: analogia di una gestazione (Parte 2)

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  di Giansalvo Pio Fortunato L’utilizzo, che è fatto nel precedente articolo, dell’Esser-ci coglie, certamente, una strada posteriore rispetto alla problematicità dell’Esser-ci in quanto Dasein . È chiaro, infatti, che l’Esser-ci, l’ essere a noi , è figlio di un voluto dato per scontato della problematicità dell’Esser-ci; anche perché risulterebbe alquanto pretenzioso voler calare la dimensione poetica immediatamente in una sua matrice poietica, derivante inesorabilmente dal differenziamento ontologico di fattura heideggeriana. Eppure, continuo a chiedermi con voi quale sia il senso di questa enorme apertura visuale che si sta fornendo in questi ultimi due interventi; mi chiedo perché realizzare questa contestualizzazione ontologica per la poesia, che, almeno apparentemente, esula da tali tematiche esistenziali. In parte, nel precedente articolo [1] , ho già fornito una risposta; ma qualche lettore, un po' più curioso, potrebbe compiere un ritorno entro la propria memoria e ricor...