Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Giusi Busceti

(Redazione) - Echi di Fedro (dialoghi poetici) - Giusi Busceti con Gabriela Fantato

Immagine
In questo testo con Giusi Busceti ciò che mi ha colpito di più è stata la dimensione di malinconia e  nostalgia che lo attraversa, sottolineata anche dai colori (bianco, nero e grigio), tutte sfumature della malinconia . Anche la presenza dell'infanzia, con i giardini dei giochi e l’uso dei diminutivi (i sassolini , i cavallini ) evocati dal testo. Per questo, la sua poesia mi ha suscitato un testo che racconta di un sogno, dove mia madre, che non poteva di fatto accompagnarmi nei giardini a giocare (lei non poteva camminare), era invece era vicino a me. Solo nel sogno, quell’unione di me, bambina che gioco e di mia madre che mi vede correre, si era realizzata. (Gabriela Fantato) Bianco e nero Quando si insinua in inverno primavera tra i capelli tirati dal cerchietto ai giardinetti è bionda la malinconia stretta al gelato da passeggio, sguardi cerchiati dalla montatura scura l’insenatura colma della madre Mi guarda    lo stupore ha le pupille sgranate, i sassolini troppo ...

Cinque poesie inedite di Giusi Busceti

Immagine
  ______ Trafitta per Giuseppina Giordano Sono venuta io al capezzale oscuro che la finestra poca luce vede. Papà è un ragazzo, è fuori con gli amici, le sorelle aiutano in negozio, il fratello non sa neppure che lui presto morirà, il vecchio altero è distante. La scala scricchiolante e tu in bianco e nero, ignota nonna consunta come nella foto. L’ho guardata, bambina negli inverni sgranati: sola tu ombra tra gli specchi rispondevi occhi spenti la chioma ancora nera logorata dal cobalto, la pelle spoglia. Quelle parole io le ho indossate all’incontrario, le ho sfogliate fino a te, millenovecentodieci: qui ora sola come all’acqua, quel giorno alta fiera giovane gardenia candida al lavatoio spremi schiuma ma il bosco alle tue spalle di colpo si rovescia contro il suolo O lunga veste intima trafitta io mi strappo con te. No, no’u vulíva, idda! Freme, papà che chiama padre quel ramo unghiato - ma la campana del paese intero copriva la tua voce ha detto il Sì. In quell’ombra ho capito: ...