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(Redazione) - Su Ketti Martino: Soglia - Inner - Suture (per Repertorio del perdurare) di Anna Rita Merico

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  Su Ketti Martino: Soglia - Inner - Suture (per Repertorio del perdurare) (1) (di Anna Rita Merico) Avrei potuto capire, guardare con cura l’incisione sulla pelle assorbire piano l’indifferenza della città avrei potuto lasciare che il mare disordinasse ogni particella e nelle case di quartiere respirare l’umido dei vecchi ma le dita e le feroci corde (crudeli come le gocce che bevevo) erano lì a serrare i polsi giorno dopo giorno: dove eravate spettatori sepolti nella terra? Forse sotto foreste disboscate, o sotto grattacieli? E di questo vivere intorno, e mai dentro, ignari? Dove eravate, voi, a non dire? Fui obbediente fui consacrata fui nella vita e nella morte seppellita . (2) Soglia (pg 15-33) leggera la soglia d’ingresso in una musica poetica sospesa tra realtà di luoghi e transiti di passaggi in dimensioni di dentro. Ondivago l’occhio poggia tra attimi di tempo quotidiano e tensione al congedo, al confine della lingua. La dimensione del viaggio alberga sulla soglia facendo...