(Redazione) - Dissolvenze - 39 - Larua
di Arianna Bonino Foto di Arianna Bonino Larua Chi sono non so dirti, se mi chiedi. Esuvia la mia pelle ogni mattina e fuggo con il passo di faina mostrando al più le impronte dei miei piedi. Perché io bramo allor occhio che predi sfocata la mia immagine in sordina – come sull’erba all’alba fa la brina – per poi sottrarmi invece a quegli assedi? Forse pupille altrui fanno da specchio a me restituendo me, che guardo, per questo le titillo, le punzecchio? Ma se verso la luna punto un dardo, se fingo di spogliar più d’uno spicchio, lei con mia voce dice: “Sei in ritardo e d’animo codardo: tu temi di scoprirti già fantasma, né forma né sostanza, glauco plasma.”