Tre poesie inedite di Laura Valentina Da Re - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
___________________ Il mio lichene sensibile sverna nel mento dipinto quando diventa capsula chiusura perfetta dell'universo e crea l'albero, l'attaccamento la parola decapitata come il lombrico avvolta, per bene su sé stessa. Si salva, poi, il sibilo di terra non c'è più un corpo che pende senza dire niente, ho a cuore l'insonnia del vuoto. (©️ Laura Valentina Da Re - inedito 01 marzo 2024) ___________________ Perché invochi l'orrore nel basso delle risa e da nessuna (altra) parte? Io so come ti estendi mentre sei pura verso la follia la disobbedienza del volto sulla spalla marea di spine. Quello che era, era scavo nella donna forte, passeggera la zagara segreta intera in solitaria, cresciuta con l'errore. (©️ Laura Valentina Da Re - inedito 04 marzo 2024) ___________________ Io sono poca farfalla nel sasso di giada, lo vedi? O l'oppio dei miei parassiti è per davvero capace di illudere? Ti mangio il collo miserabile di sale e sopra la visione muta