(Redazione) - Sulla raccolta "Eppuru i stiddi fanu scrusciu" (Le Farfalle ed, 2022) di Pietro Russo - nota di lettura di Sergio Daniele Donati
Già! Anche le stelle fanno rumore, ed è un suono che ci trascina lontano, o forse vicino, troppo vicino a noi stessi: così vicino che sentiamo l'impellenza della fuga. Eppure chi sa restare all'ascolto di quel suono acquisisce consapevolezza di un eterno gioco tra il nostro desiderio d'evasione e la necessità di nutrirci di - piccoli o immensi - altrove. "Eppuru i stiddi fanu scrusciu" (Le Farfalle ed, 2022) di Pietro Russo, lo scrivo senza false remore, è una raccolta meravigliosa che ho tenuto al mio fianco a lungo prima di poterne scrivere. Perché esiste uno iato che, benché sottile, si mostra evidente tra il godere del piacere di una lettura e poterne scrivere. Il piacere non è la descrizione del piacere. Eppure, Le parole di Fedro nasce come luogo di scambio e incrocio di parole e, almeno per chi ivi scrive, il tentativo di ridare agli altri il piacere della lettura è un quasi imperativo ineludibile. La raccolta, si diceva, è meravigliosa per molti mot