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Visualizzazione dei post con l'etichetta Letti da Francesca

(Redazione) - Letti da Francesca - 09 - su "La scrittrice obesa", Marisa Salabelle, Arcadia ed, 2022

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di Francesca Piovesan La scrittrice obesa è Susanna Rosso, donna che arriverà a pesare 164 chili, scrittrice che affogherà i suoi pensieri e le sue delusioni in cibo di ogni tipo, in cibo che diventerà sostanza del suo corpo, della sua casa, delle sue relazioni. Marisa Salabelle ci invita nella vita di Susanna, imponendocela nella sua schiettezza, nel suo cinismo, nel suo carattere ruvido, nella sua frenetica rincorsa verso una pubblicazione, un riconoscimento, un briciolo di celebrità che non sia il premio locale, o il trafiletto sul giornale di quartiere. Centocinquantacinque pagine di disperazione che diventa malattia, incomprensione della realtà che circonda la scrittrice obesa, confusione del piano narrativo che prende vita nella quotidianità del suo appartamento, delle poche visite che riceve, dei pochi rapporti sociali che riesce a portare avanti. Susanna Rosso nelle sue missive disperate a case editrici, scrittrici, scrittori, registi, cantanti. Lettere che denunciano continua

(Redazione) - Letti da Francesca - 08 - su "Il silenzio del lottatore", Rossella Milone, Minimum Fax 2015

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di Francesca Piovesan Quest’estate ho riletto la raccolta di racconti “Il silenzio del lottatore”. Mi capita di rileggere libri che con il tempo tendo a dimenticare, almeno in parte. Mi capita di rileggere libri che mi riportano alle origini: il racconto. Io nasco così, scrittrice di racconti, e in fondo lo sarò sempre scrittrice di racconti, anche se le mie parole si fonderanno in un romanzo, anche se i miei quaderni presenteranno pagine di intrecci temporali e di trama, io sarò sempre la narratrice breve, quella del tempo condensato che rileva tutto, e lascia in sospeso. Rossella Milone è una collega di tempo, abile, brava, con una lingua compiuta che mi ricorda Alice Munro. Rossella Milone lavora con le sue parole, e con le parole degli altri. Rossella Milone è la coordinatrice del progetto Cattedrale, un osservatorio che promuove la forma letteraria del racconto. E qui, in queste duecentoventisei pagine, la forma prende vita. La forma di Milone racconta delle emozioni, della sensua

(Redazione) - Letti da Francesca - 07 - su Mare mosso di Francesco Musolino, Edizioni e/o, 2022

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di Francesca Piovesan Il mare mosso che racconta Francesco Musolino in queste pagine, è il mare di Sardegna, sferzato dal maestrale invernale, in una notte di Natale, ma è anche la laguna che si apre davanti a Venezia, il golfo di Trieste, l’azzurro di Posillipo, le onde di un’infanzia palermitana. Protagonista è Achille, un ex allievo dell’Accademia navale di Livorno, che da una carriera sicura e ben avviata, si ritrova a dover cambiare repentinamente la sua vita, trasferendosi a Cagliari, per guidare una flotta di rimorchiatori, la Siresa Spa, che si occupa di portare in salvo imbarcazioni alla deriva. L’SOS che riceve la sera di Natale parte da una nave turca battente bandiera boliviana, un cargo fatiscente che trasporta tonnellate di pesce, abbandonato dall’equipaggio, e insabbiato in una caletta poco lontano da Oristano. Achille, con i suoi colleghi, dovrà cercare di mantenere in vita l’imbarcazione e di condurla al porto più vicino, per sfruttare le convenzioni internazionali, e

(Redazione) - Letti da Francesca - 06 - su "Divorzio di velluto" di Jana Karŝaiová, Feltrinelli Editore 2022.

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di Francesca Piovesan La prima volta che ho visto Jana eravamo a un corso di scrittura, perfette estranee. La prima volta che ho visto scrivere Jana, l’ho vista scrivere di profilo. Le ero accanto, la guardavo, rimanevo affascinata dal suo naso, per me una costante, dal suo essere lì, in quella stanza, e altrove, lontana, creatura che aveva superato confini. La sentivo modellare la lingua, una lingua che non era la sua. Una lingua che aveva imparato, e stava imparando da autodidatta. Sentivo la passione premere contro ogni vocale, il desiderio farsi spazio lungo ogni consonante. Era Jana che diventava scrittrice. Divorzio di velluto , il suo esordio, sta concorrendo per la finale del Premio Strega, è tra i dodici, e questo pezzo uscirà esattamente il giorno prima in cui questa dozzina diventerà una cinquina, o una sestina. Karŝaiová è stata presentata dallo scrittore e giornalista Gad Lerner, come autrice del nuovo romanzo europeo. L’Europa ci sta tutta in queste pagine. Un’Europa unit

(Redazione) Letti da Francesca - 05 - su Atlante della nostalgia, Marco Patrone, Arkadia Editore Collana Eclypse, 2021

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di Francesca Piovesan L’Atlante della nostalgia di Marco Patrone è lo dispiegarsi della vita su carta lucida; quella carta lucida usata per seguire con il dito una catena montuosa, o il percorso di un fiume, il confine di un continente, o gli anelli della densità abitativa di una capitale. L’Atlante sono quattordici racconti che delimitano le tappe: adolescenza, i quarant’anni, un’epoca della crisi, e un memoriale rivolto a un vizio mortale, per quanto controllato. Ci sono le storie, ci sono i personaggi, ci sono canzoni e film. C’è la vecchia Europa, un’Italia di provincia, di periferia. C’è il sesso, fatto di ore, giorni, stanze d’hotel, incontri ricercati, non voluti, ipotizzati, sperati. Esiste la solitudine in questo Atlante, esistono le amicizie d’infanzia, degli anni universitari, esistono uomini divorziati, inghiottiti dalle strade e dai chilometri, esistono le donne deformate da una tragedia, minute come un piccolo fiore carnoso. “La vita quieta”, che si vuol calciare via per

(Redazione) Letti da Francesca - 04 - "Quel luogo a me proibito" di Elisa Ruotolo (Feltrinelli Editore, Marzo 2021)

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di Francesca Piovesan Quali sono i luoghi proibiti?  Chi proibisce?  Chi obbedisce al divieto? Elisa Ruotolo , in questo romanzo, porta sulle pagine un io narrante, una prima persona, una donna. Una bambina di un Sud Italia nei dintorni di Napoli, che cresce con il mito dell’obbedienza, della severità, della perfezione, della pulizia dentro e fuori, del candore. Quello che le viene precluso, e che imparerà a precludersi, è il desiderio, la volontà di desiderare.  La possibilità di accompagnare un corpo lungo la propria età, di amare e farsi amare, di donarsi senza riserve a un’altra persona. L’educazione sessuale e sentimentale di una bambina che vede nel maschio l’impuro, l’approfittatore, il lupo che sgozza l’agnello.  Una bambina costretta a cambiare canale se alla tv passano scene di nudo, un’adolescente che in un autobus scolastico caldo e sudato vede dal finestrino Imma, che consapevolmente ama per poi rigenerarsi dopo ogni notte, una compagna di classe che tradisce l’amica tredi

(Redazione) Letti da Francesca - 03 - Omar Di Monopoli , Brucia l'aria (Feltrinelli Editore - ottobre 2021)

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di Francesca Piovesan Nell’ultimo libro di Omar Di Monopoli, non brucia solo l’aria di Torre Languorina, ma brucia ogni singola parola che l’autore sceglie di utilizzare per descrivere la sua contea salentina. Se c’è una cosa che caratterizza queste pagine è proprio l’uso della lingua, la ricerca certosina del vocabolo, una commistione di italiano aulico, desueto e di dialetto locale.  Una lingua utilizzata per descrivere, per rendere reali e sensibili, ossia percepibili dai sensi, i luoghi di una Puglia secca, calda, irrespirabile, immersa in bagni salati di sudore, irrecuperabile se non per un sentimento di amore romantico che ha il suo fulcro in Rocco, uno dei protagonisti. La famiglia Caraglia è quella che si agita, e molto, sullo sfondo. In un intreccio di passato, estate anni Novanta, e presente, egregiamente narrato anche da una voce terza, le pagine raccontano le tre generazione dei Caraglia: il padre, Livio, primo contadino a diventare pompiere, figura ambigua a metà strada fr

(Redazione) Letti da Francesca - 02 - Nicoletta Verna, Il valore affettivo (Einaudi Editore - marzo 2021)

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di  Francesca Piovesan Nicoletta Verna, Il valore affettivo - Einaudi Editore Il valore affettivo è una qualità delle cose. Qualità che impariamo dall’infanzia, che comprendiamo una volta adulti. Il valore affettivo, per Bianca, la protagonista che ha fatto otte nere all’autrice una menzione speciale della Giuria al Premio Calvino 2020 , è una bambola:   Barbie, magia nei Capelli.   Capelli che sono lisci, e grazie a una polverina diventano ricci; capelli ricci che l’acqua riporta lisci. Barbie magia nei capelli è la congiunzione fra chi è ancora pressato a terra dalla forza di gravità, e chi non c’è più a calpestare la terra: Stella, una sorella adolescente, morta in circostanze chiare ma non troppo.  Ed è proprio quel troppo a infarcire il romanzo, a far chiedere al lettore chi, come, perché, caso o volontà? Stella, simbolo di giovinezza, di femminilità acerba, di corpo che si affaccia al mondo, allo sguardo degli altri. Stella, simbolo di dolcezza, di intelligenza, di maturità antic

(Redazione) Letti da Francesca - 01 - Tra le cose e gli altri, Ivan Ruccione (Arkadia Ed)

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di Francesca Piovesan Tra le cose e gli altri, di Ivan Ruccione , sono frammenti di vita incastonati tra le parole. La quattordicesima uscita della collana SideKar , per Arkadia Editore , è una prova d’eccellenza della scrittura breve, a volte brevissima. Ruccione con poche righe che, in alcune pagine, raggiungono le poche parole, tratteggia personaggi e personalità che orbitano nel quotidiano. Amori che escono dalla porta, o che rimangono inermi all’interno delle mura domestiche, aspettando un giorno nuovo per rimettersi alla prova, o per decretare senza troppo rumore la loro fine. Lutti che trapassano il corpo, e diventano immagini impalpabili, sogni, odori di vestiti abbandonati. Padri e madri presenti, assenti, in potenza. Padri e madri che dimenticano, che non riescono a vedere, a capire. Padri e madri che diventano genitori dei loro stessi genitori, perché il tempo è ineluttabile, non perdona, non ammette fermate troppo lunghe. Ricordi racchiusi in immagini stinte, come, spesso,