Due poeti allo specchio (Luisa Trimarchi e Sergio Daniele Donati)
Luisa Trimarchi Stanza VII Raccolgo e mi raccolgo nella stanza - non ultima - la settima dove intravedo sul tavolo il tuo corpo mai nato: che capelli avevi? E gli occhi? E il tuo ridere? Ti ho parlato per notti intere - cercata nelle tombe dei bimbi morti - dove accarezzavo le foto. Il cimitero luogo perduto - mai visitato se non adulta negato nella memoria antica - memoria di effigi - storie intrecciate a epiteti perfetti - intagliati - tratteggiati come con lo scalpello - di foggia pregiata - angelo innocente vita appena intravista: del tuo corpo morto nessuna traccia. (ti avranno incenerita? Ah la retorica, maledetta retorica! Non si piange - salva sia la dignità - cerca la parola che non gridi ma che effonda!) Addormentavo bambole bambine sognando sorelline: tagliuzzavo capelli - cucivo copertine con buchi enormi mi accompagnavo alla solitudine dei giochi. (fra me e me - attendevo miracoli - scorgevo l’invisibile - mi accompagnavo alla desolazione nutrendo desideri: un giorno tu