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(Redazione) - "Viaggiando attorno all'Io" - nota di lettura di Daniele Donati sulla raccolta poetica di Lucia Triolo "Il paese degli Io" (Macabor ed., 2023)

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  Che sia come richiamo alle persone che simbolicamente ci abitano o al contatto con tutto ciò che è altro da noi stessi, non v'è dubbio che ciò cui diamo l'onere e l'onore di definire la nostra identità profonda nasce, si nutre, cresce e vive nel segno della pluralità. E questo primo paradosso e ossimoro che incontriamo all'atto della nascita - anzi, già prima nelle memorie sonore prenatali - è allo stesso tempo padre e figlio, in un certo senso, della matrice, del seme del linguaggio.  Io non so chi sono se non mi pongo in relazione con l'altro da me, io non so chi sia io se non so percepire la diversità e molteplicità di manifestazioni interiori che posso ricondurre all'unico elemento costante del mio vivere dal primo all'ultimo respiro: il nome.  Siamo tutti abitati da voci, dicevo, che compongono il puzzle sottile che chiamiamo identità e allo stesso tempo possiamo, attraverso la parola, ri-scoprire il senso profondo dell'appartenenza a una plurali

(Redazione) - "Un familiare straniamento" - a proposito della raccolta poetica "Pianure d'obbedienza" di Marina Minet (Teresa Anna Biccai) (Macabor ed., 2023) - nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Raramente - ed è sempre stato un dono - mi sono ultimamente imbattuto in raccolte poetiche la cui lettura è stata capace di donarmi una sensazione di un paradossale e ossimorico familiare straniamento. E questa preziosa sensazione, legata a doppio filo con una sacralità diffusa della parola dell'autore, quasi sempre mi porta ad un silenzio meditativo che lascia solo nello sfondo, e per lungo tempo, la necessità di dirne.  Ma, poiché credo nella funzione di eterodirezione della parola  e, in fondo, credo che faccia parte dell'etica della parola non trattenere solo nel proprio foro interiore ciò che un dire smuove, superata la fase di decantazione, sento, quasi sempre, di fronte a raccolte di tal fatta, la spinta a scriverne, quasi a volermi mettere in dialogo a distanza con l'autore.  Non me ne voglia quindi  Marina Minet, autrice   della splendida raccolta Pianura d'obbedienza (Macabor ed., 2023), se ho atteso lunghi mesi prima di trovare -  e se ci sia riuscito dovre

Estratto dalla raccolta "Come fosse luce" (Macabor Edizioni, 2023) di Rita Pacilio

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  Un onore e un piacere profondo per Le parole di Fedro poter pubblicare un estratto della poeta Rita Pacilio , tratto dalla sua ultima raccolta "Come fosse luce" (Macabor Edizioni, 2023).  La raccolta, che contiene anche una mirabile prefazione dalla poeta Mara Venuto , traccia un percorso nella scrittura dell'autrice in cui si manifesta, ed è pleonastico dirlo, la piena maturità poetica dell'autrice. Sperando di farvi cosa gradita, con questo estratto vorremmo solo darvi un'idea del viaggio nella parola di Rita Pacilio , invitandovi peraltro ad approfondire con letture en più corpose di quanto un semplice estratto possa permettere, sia dell'opera  "Come fosse luce", sia dell'intera opera dell'autrice, che è molto interessante e corposa, come potrete intuire dalle note biobibliografiche in fondo al post. Per la redazione de Le parole di Fedro il caporedattore -  Sergio Daniele Donati _____ Vengono e vanno di bocca in bocca i baci sulla lapi

Alcune poesie di Federica Simionato

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Federica Simionato POESIE TRATTE DALLA SILLOGE  “MI PIOVE CONTRO” ED.  MACABOR, 2022 Tramonto Cercami lì dove si ripiega la mancanza, nella fame d’ombra che appiattisce il vuoto. Lì, dove accelera la distanza. Il peso del ricordo si allungherà ai tuoi piedi, nero di un silenzio che non si rapprende. Cercami nel sangue vivo di un giorno morente. l’orizzonte la nostra cicatrice. Controvento Chiederò al vento di portarmi il respiro del tuo sonno, la stanchezza delle tue spalle. L’ubriaca carezza di una foglia di salice, senza farla cadere, senza farsi sentire. Chiederò al vento di soffiare sulla riva bruciata del tuo mare al tramonto e darti un’onda ancora, prima della sera. Il fiato caldo di un sogno controvento. Insonnia Questa notte è solo un guardare dal respiro rallentato, la coperta troppo corta di un peccato. Un letto sfatto, il fiato corto di un incubo a occhi aperti. Questa notte è solo il freddo dei piedi scoperti, un cuscino di piume e pensieri. Ma