(Redazione) Specchi e labirinti - 07 - Nota di Lettura a "Il Mito Ritrovato. La poesia di Umberto Piersanti"
di Paola Deplano Non so quanto questo sia stato intenzionale, ma la copertina disegnata da Marco Grioli per il saggio di Ezio Settembri di cui stiamo scrivendo sembra darci indizi in codice su l’oggetto di questo lavoro, vale a dire Umberto Piersanti , poeta non solo di alberi e vicende ma anche d’ostinato amore per i colori, specialmente dei toni del giallo e dell’arancio, (i colori dell’amato favagello, fiore-simbolo della sua poesia): IL FAVAGELLO è d’un giallo squillante, nessun fiore l’uguaglia anche se prendi l’anno intero copre a febbraio i greppi verdissima è la foglia umida sempre un poco e immacolata quando la neve cade che ritarda il favagello resta sotto intatto se sta sotto la neve tra giorni sani e viene una ragazza che lo coglie dinnanzi alla specchiera, in un bicchiere col gambo dentro l’acqua poi lo mette sale nel vetro l’uomo, sale le scale bussa alla porta e aspetta se lei apre (da I luoghi persi di Umberto Piersanti) Anche il titolo Il mito ritrovato. La poesi