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Wislawa Szymborska, la sublime “virgola antiquata” di Maria Pia Latorre

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Siamo molto lieti di poter accogliere su    Le parole di Fedro   un prezioso intervento di Maria Pia Latorre    a proposito della grande poeta  Wislawa Szymborska. Per al Redazione de "Le parole di Fedro" il caporedattore - Sergio Daniele Donati ____ “ Avrei preferito non parlare con la Storia, ma la Storia è venuta da me ”, queste parole della poetessa americana Joy Harjo sarebbero forse molto piaciute a Wislawa Szymborska e ben si addicono alla visione che si è andata costruendo della sua opera.  La grandezza della Szymborska ci è arrivata come una eco, quando nel 1996, tanta fu la sorpresa per l’assegnazione del Premio Nobel, attribuito all’esile donna dell’Est, fuscello dall’espressione appuntita ma ad un tempo rassicurante, come sa esserlo la nonna della porta accanto. La sagoma iconica che di lì a poco ne è scaturita è un perfetto cocktail di simpatia e mistero; così l’elegante donnina con cappellino e occhialini ha fatto il giro del mondo imprimendosi nell’immaginario

Maria Pia Latorre legge "Miracoli del giorno" di Paolo Polvani (Macabor ed., 2023) con prefazione di Massimiliano Damaggio e postfazione di Isabella Bignozzi

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  Quando ho avuto tra le mani “ Miracoli del giorno ”, ultima fatica letteraria di Paolo Polvani , ho cominciato a congetturare su quali fossero i miracoli in cui l’Autore si sia imbattuto (perché di questi tempi i miracoli scarseggiano) o a quali miracoli egli, in particolare, si riferisc a . Certo è che il miracolo, in qualsiasi modo lo intendiamo, reca in sé un dono, una sorpresa prorompente che travalica l’evidenza dei fatti che accadono, spesso ingabbiati in schemi rigidamente logici, che poco spazio lasciano all’irrazionale. Centinaia di correnti di pensatori razionalisti non hanno mai creduto e anche oggi non credono ai miracoli e sono soliti liquidare i fatti straordinari e incomprensibili come eventi semplicemente non ancora dimostrati poiché non se ne conoscono, ad oggi, le leggi ad essi sottese. C’è, dunque, una realtà piana, semplice, perfettamente rispondente alle categorie di causa-effetto, e poi ci sono i fatti inspiegabili. Dal senso del magico di un tuono negli albori