Due poeti allo specchio (Marina Baldoni e Sergio Daniele Donati)
quanto facciamo per scansarci dagli stupidi accidenti quotidiani (sorrido) quando invece il desiderio è sempre lì, d'inciampare cadere chiudere gli occhi e non trovarsi più (è forse la scompostezza del volo, è l'orribile smorfia di fronte all'inatteso, la sconcezza di ciò che della carne resta mentre si disincarna, il nostro più grande pudore?) ____ Ogni volta ch'io ho chiesto una possibilità di fuga all'inciampo - all'incisione su sabbia d'un detto di vento - s'è sempre levata alta una voce roca che urlava alla blasfemia d'ogni mia vana speranza in un mondo decoroso per sé stesso. Mi diceva quella voce - dal timbro scuro di cembalo - ch'ogni caduta è la via che permette a un giullare della parola di ritrovare il silenzio del cavaliere prima che sguaini un pesante spadone a spezzettare lemmi. ______ NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE MARINA BALDONI È nata nel 1962 a Loreto, dove vive con la sua famiglia. Ha pubblicato tre raccolte