Dialoghi poetici coi Maestri 13. - Mario Benedetti
Normandia - di Sergio Daniele Donat CHE COS'È LA SOLITUDINE Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi: un inverno, le poche foglie sui rami, una panchina vuota. Ho freddo ma come se non fossi io. Ho portato un libro, mi dico di essermi pensato in un libro come un uomo con un libro, ingenuamente. Pareva un giorno lontano oggi, pensoso. Mi pareva che tutti avessero visto il parco nei quadri, il Natale nei racconti, le stampe su questo parco come un suo spessore. Che cos’è la solitudine. La donna ha disteso la coperta sul pavimento per non sporcare, si è distesa prendendo le forbici per colpirsi nel petto, un martello perché non ne aveva la forza, un’oscenità grande. L’ho letto in un foglio di giornale. Scusatemi tutti. (Mario Benedetti - Da Umana gloria 2004) _________ SUL FOGLIO Ero pronto a discutere con te, Mario, della grande nostra nemica. Avevo steso sul prato, puliti e in ordine come sempre, arnesi e utensili per le mie argomentazioni. Volevo che...