(Redazione) - Cinque poesie di Mauro Barbetti tratte dalla raccolta inedita "Poligrafiche di stati" con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
Quando un autore ci affida dei suoi inediti ciò rappresenta per noi un grande onore ed onere , ché affidare la propria neonata parola ad altrui cure, crea sempre un legame d i delicata fattura. Il senso di responsabilità aumenta se il poeta ci fa dono di componimenti destinati a far parte di una raccolta non ancora edita, perchè chi ne dovrà parlare e farne commento, deve saper entrare nel "corpus" di un'Opera con il passo lento del cercatore di tracce animali d'inverno, sotto una coltre di neve. Quelli che vi presentiamo oggi, di Mauro Barbetti , sono dunque componimenti destinati a far parte della raccolta "Poligrafiche di stati" di prossima edizione e della quale vi lasciamo, in fondo all'articolo una sinossi predisposta dallo stesso autore. Ci troviamo di fronte ad una scrittura dai forti richiami a suggestioni scientifiche o (fanta)scientifiche che servono alla descrizione di un umano cui mai è estranea la coscienza del corpo che, tuttavia,