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Estratto tratto dalla raccolta "Memoriali bianchi" (Edizioni Smasher, 2014) di Emilia Barbato - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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      È un vero piacere per Le parole di Fedro potervi proporre un estratto dalla raccolta di Emilia Barbato  " Memoriali Bianchi " (Edizioni Smasher, 2014). Sono poesie in cui l'idea dell'intimità trova incontro felice con la possibilità di un richiamo ad un  altro  che nel caso della poeta in esame appare molto fertile.  Ciò è evidente già dalla prima poesia "Scena prima" in cui la poeta immagina, in un dialogo con il poeta Chlébnikov, gli effetti di un amore in cui le sensazioni sono quelle dallo stesso grande poeta descritte, con un effetto di leggerezza finale, che contrasta - e crea poesia per  questo - con le immagini di clamore e scalpore evocate.  Interessante poi nella poesia Noi , dai versi brevi ed incisivi, l'effetto creativo (e in un certo senso ri-creativo) di un suono ( sillaba) che si lega alchenicamente alla terra e di una poesia/poeta che, portatore di luce - forse quando sillaba da suono diviene significato proprio questo avviene -,