(Redazione) - Letti da Francesca - 08 - su "Il silenzio del lottatore", Rossella Milone, Minimum Fax 2015

di Francesca Piovesan Quest’estate ho riletto la raccolta di racconti “Il silenzio del lottatore”. Mi capita di rileggere libri che con il tempo tendo a dimenticare, almeno in parte. Mi capita di rileggere libri che mi riportano alle origini: il racconto. Io nasco così, scrittrice di racconti, e in fondo lo sarò sempre scrittrice di racconti, anche se le mie parole si fonderanno in un romanzo, anche se i miei quaderni presenteranno pagine di intrecci temporali e di trama, io sarò sempre la narratrice breve, quella del tempo condensato che rileva tutto, e lascia in sospeso. Rossella Milone è una collega di tempo, abile, brava, con una lingua compiuta che mi ricorda Alice Munro. Rossella Milone lavora con le sue parole, e con le parole degli altri. Rossella Milone è la coordinatrice del progetto Cattedrale, un osservatorio che promuove la forma letteraria del racconto. E qui, in queste duecentoventisei pagine, la forma prende vita. La forma di Milone racconta delle emozioni, della sensua...