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Elezione

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Terra Arata di Joan Miro (dettaglio) Ascoltando l'Andante sostenuto quasi adagio del Piano Concerto No. 1 in re maggiore op. 17  di Camille Saint-Saens  Se potessi piegarmi, Fedro, rinunciando ad ogni orgoglio, credimi, lo farei. Ma tu sei suono d'archi potenti fatti di lettere, Fedro. Io, sono invece incapace di celare significati arcani quando il tuo aratro solca le mie argille indurite dal gelo. Se potessi inchinarmi, Fedro, davanti alla superiore statura delle tue note ripetute, credimi, lo farei.  Ma tu sei intervalli di seconda, di settima, fatti di lemmi antichi come il cielo prima della separazione. Distonie.   Io invece sono pece. Pece nera, balbuziente, claudicante. Incurante di ogni valore, io vago, Fedro. Io vago ed estendo senza pudore i significati di quelle parole che tu ami gettare a terra nell'elezione di una diversa Qualità. Io raccolgo cocci, Fedro, i tuoi, su un terreno aspro, le nocche delle mani scorticate e sanguinanti...