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Poesie di Monica Messa tratte dalla sua prossima raccolta ancora inedita

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  ____ TRATTA DALLA SEZIONE  "SAMIR" ______ Ai bordi della città diorama, Samir beve vino e ingoia bignè. Sulla barba ha dodici stelle di miglio perlato. Il fumido chiasso della stazione ti chiama. Il cieco canta. Le mosche banchettano su ciarpame e mani. Un pugno diretto un coltello mancino, cade la sigaretta. Samir sorride, non capisce, ha sangue fra le dita. Solo ricordi come fiorisce in fretta una ferita. ______ TRATTE DALLA SEZIONE "LA BAMBINA DI RAME E DI MIELE" ______ La bambina di rame e di miele appende foglie alle orecchie e si sente una regina. Ancora non sa che le vespe ricompensano i fichi con la vita. _____ "Pensa alle cose belle" Un bacio sulla fronte e la pioggia sulla grondaia. Piccola carpa koi, drago bianco volante. "Sono tutte belle le creature che dormono". Il caprifico spuntava dal muretto a secco. Cremore di tartaro e cocaina nella credenza in cucina. “Papà ti vuole bene” Lei è riso, granaio, mandorla. Lui balena ferita. Ne

(Redazione) - A proposito della raccolta "Il logorio della vita moderna" di Monica Messa - Estratto dalla silloge con nota di lettura di Annalisa Mercurio

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A cura di Annalisa Mercurio Il logorio della vita moderna . In copertina, carciofi.  Titolo e copertina ci proiettano immediatamente indietro nel tempo, davanti ai televisori anni 70, al volto e alla voce di Ernesto Calindri. Questo è già indice dell’ironia e dell’acume di cui Monica Messa è capace. Questa silloge sa muoversi con destrezza e naturalezza tra azioni quotidiane, oggetti casalinghi, e introspezioni, tra l’osservazione della vita che scorre nelle piccole cose e i temi dell’esistenza. Monica Messa, inoltre, spiega che il filo conduttore della silloge, per quanto quasi assente nei testi, è la paura:  “ Essa viene citata esplicitamente in una sola poesia (e in un contesto molto diverso da quello esistenziale), perché credo sia un sentimento troppo intimo e complesso per poter essere descritto in questo libretto che non è né un trattato di filosofia, né un manuale di istruzioni. È semplicemente un insieme di osservazioni personali e, credo condivisibili, sui “sintomi” della pau