Estratto dalla raccolta inedita "Elaborazione di un lutto" Ornella Mereghetti, con breve ante-nota di Sergio Daniele Donati
L'AUTRICE - RITRATTO La Poesia deve dar spazio al dolore, alla ferita e alla sofferenza? E, se sì, in che modo la scrittura può divenire strumento di elaborazione? Sono domande antiche che trovano risposte con declinazioni diverse, a volte persino opposte, ma che, in ogni caso, devono tener contro del dato primario della libertà di ogni parola. Personalmente non credo che la scrittura in sé sia per forza un veicolo di elaborazione di alcunché, eppure lo diventa se è accompagnata da una spinta silenziosa al movimento. Lo so sembra un paradosso ma, perché la scrittura possa aiutarci ad elaborare, non basta saper scrivere - altrimenti la nostra diviene una semplice de-scrizione. È necessario, prima e durante e dopo la scrittura, sapersi ascoltare a fondo. Solo così il balsamo della scrittura diviene elaborazione e lenimento. Ogni ferita si sutura col filo sottile dei lemmi solo se - e a patto che - si sia in grado di ridare a quel filo fatto di suoni ogni sua potenzialità. In al