(Redazione) - a proposito della raccolta "Prima" (Puntoacapo ed., 2022) di Gabriella Cinti - Nota di Sergio Daniele Donati
Che ci sia un legame indissolubile tra poesia e memoria é un dato innegabile. Bisogna poi vedere che estensione e significato siamo capaci di dare a quella locuzione e, soprattutto, tralasciando le insidie connesse alla definizione della poesia, dobbiamo almeno ricordare a noi stessi che la memoria non è oggetto monolitico ma che in noi si stratificano memorie psicologiche, corporee, animali, vegetali e anche minerali. Ciò che decliniamo al singolare quando parliamo di memoria, è, in realtà una cumulazione di diversi elementi che solleticano la nostra coscienza con modalità differenti tra loro, a volte persino contrastanti. Nella stupenda raccolta di Gabriella Cinti "Prima" (Puntoacapo ed, 2022) il tema di una memoria che si dipana a più livelli è ben presente, così come l'autrice si rende pienamente capace di attraversare con la sua poetica le ere della coscienza umana, dall'origine nostra di primati alla post modernità. Siamo pertanto di fronte a una raccolta