(Redazione) - Riflessioni, non recensioni - 17 - Pothum Ponnu/no more girl
di Stefania Lombardi Questa rubrica esce, in questo mese, con la primavera. In questo mese c’è stata anche la Festa della Donna. Senza inutili polemiche su mimosa sì o mimosa no, o sul dover ricordarsi sempre di certe cose e non solo quel preciso giorno, ricordo, tuttavia, che quel giorno esiste per rammentarci che la parità di genere è ancora un mero miraggio, anche nei paesi considerati più aperti. Dopo una pausa di tre mesi, questa rubrica torna in India con un altro bellissimo lavoro di Manjunathan Subramanian che alle condizioni delle donne ha dedicato gran parte della sua produzione artistica. In questo corto la protagonista è una ragazzina con un sogno: diventare atleta. Il corto si apre con la spiegazione di “Pothum Ponnu” che in lingua tamil significa “basta ragazze” , nome di battesimo dato alla primogenita o alla terzogenita con la speranza e l’augurio che la prole successiva sarà maschile. Il desiderio legittimo della ragazzina di diventare atleta si scontra con il deside