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(Redazione) - Muto canto - 05 - Mi ami? Vicissitudini d'amore oggi

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di Anna Rita Merico Lì dove l’imprecisione di luogo e tempo lascia traccia e segno d’anima e, qualcuno, prende a dire il rocambolo d’ogni possibile narrazione. Sarebbe importante lasciar parlare i frammenti, quelli che vanno a sedersi nei confini liminari. Sono confini in cui le schegge visionarie si incistano tra cupezze e sogno, dando sostanza magica a desideri e paure. Emergono lì a baciare le soglie ove si liquefa ogni possibile cronologia. Sono le soglie in cui si svela la violenza dell’impossibile contenimento di ciò che ci tiene al mondo. Sono mefitici passaggi da cui si liberano collosi potenziali d’immaginazione. Hieronymus Bosch (1453-1516), particolare del trittico Giardino delle Delizie (1480-1490) Museo del Prado di Madrid Siamo fermi dinanzi ad un movimento claustrofobico. I corpi s’invischiano dentro le trasparenze dell’essere. Campeggia la ferita che, pur prosciugante, è abitata da amore. La parola ubriaca indica la distruzione del potere di essere in relazione d’amore.