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Visualizzazione dei post con l'etichetta Sergio Daniele Donati

A proposito della raccolta di Alida Airaghi " Tre libri" (Il Convivio ed., 2025) - Nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Esce per  Il Convivio ed. la raccolta di Alida Airaghi Tre libri che contiene al suo interno alcune ormai introvabili raccolte della poeta.  Mi riferisco a  Litania periferica  (2000),  Un diverso lontano  (2003) e  Frontiere del tempo  (2006). La lettura di quest'opera, che ho avuto l'onore di ricevere in anteprima, è stata per me un'esperienza di ricordo e memoria molto forte, ché nello scorrere i versi ho ritrovato ogni piacere dell'immersione in una scrittura che considero di alto livello poetico sia per tracce di significanti che per stili, timbri e sonorità.  Entrare dentro un'opera è spesso una fatica produttiva, uno sforzo che rende necessario per il lettore una sorta di abbandono del sé.  Con Alida Airaghi questa sensazione di fatica e costruzione di campo idoneo all'accoglienza delle parole altrui non si è manifestato affatto e mi sono trovato immerso in medias res immediatamente: un effetto dunque di...

Estratto dalla raccolta di Francesca Romana Rotella “Un rossetto e un taccuino” (Ensemble ed., 2023) - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Pubblichiamo oggi con piacere un estratto dalla raccolta di esordio della poeta  Francesca Romana Rotella “ Un rossetto e un taccuino ”  (Ensemble ed., 2023).  Artista poliedrica e completa,  Francesca Romana Rotella   ci colpisce con dei tratti decisamente delicati con profumi leggermente nostalgici con cui la sua parola nel cuore del lettore si posa e sfiora temi come  il ricordo, la memoria, il lampo di una felicità improvvisa e inaspettata. Da un punto di vista metrico sembra che la poeta sappia ben alternare versi dalla lunghezza e tenuta decisa ad altri più serrati, molto incisivi e pieni; e questo senza perdere mai tensione e vibrazione.  Tutto è in queste poesie un richiamo ad un vissuto d'esperienza che, tuttavia, la poeta sa tradurre, in gesto di osservazione fragile e delicato, mai distaccato – anche quando si sofferma su un pensiero d'apprendimento. Una poesia, dunque, riflessiva e pacata ma allo stesso tempo capace di toccare corde p...

"Metapoesia" - sei poesie inedite di Franca Alaimo con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Franca Alaimo , poeta di lunga esperienza e vita poetica, ci fa oggi dono di alcuni suoi inediti che la poeta stessa raccoglie sotto l'evocativo titolo Metapoesia.  Siamo di fronte a una scrittura dal delicato simbolismo in cui la poeta ci accompagna con tratti di fragilità positiva e senza imposizioni in un viaggio alla scoperta dei luoghi profondi del Sé.  Già nella prima composizione appare evidente un posizionamento della poeta in relazione alla parola che si fa questionamento, domanda, interrogazione.  Di tutta evidenza il richiamo alla narrazione biblica del ritorno della colomba sull'arca di Noè a segnalare la definitiva chiusura e fine del Diluvio, in un certo senso pare che Franca Alaimo qui ci segnali che ciò che andrà narrandoci è legato da un filo conduttore che il lettore stesso dovrà lentamente scoprire.  Le composizioni, numerate dall'autrice in modo sapiente, sono legate come i passi di un pellegrino sulle sabbie di un deserto da una visione in...

Lettere a una persona speciale - 74 - Gennaio 2024 - "in piccioletta barca"

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  Tu sai bene che da lì veniamo tutti, da quel soffio tiepido che ci spinge lontani dalla sorgente come barchette di carta o gusci di noce, nei ruscelli dell'esistenza. E sai altrettanto bene che non c'è sguardo possibile sul futuro in questo nostro navigare a vista in piccioletta barca (1)  per scelta, sì,   per bramosia di naufragio.  Nulla, lo sai, è più radicato nelle nostre balbuzienti anime che il desiderio di perdersi in queste eterna notte senza stelle. Eppure conosci anche il mio canto di ritorno, da te sola forse udito, il mio chiamarti senza sosta dalle cortecce degli alberi e dai muschi dei boschi ove posi il piede con la leggiadria un po' beffarda di una ninfa.  Ne conosci le melodie e i ritmi sincopati e sai che, se canto, è per dirmi vinto, vinto dall'abisso della bellezza sulle mie retine astigmatiche.  Già, io il bello non so metterlo bene a fuoco, e la mia memoria si rivolge sempre più al suono che all'immagine.  Io non posso tornare ...

Il vento (הרוח)

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  Nel mio deserto il vento non è sempre caldo; così il ricordo che a volte taglia la pelle. Una spada di pietra e ghiaccio. במדבר שלי הרוח אינה תמיד חמה כך הזיכרון שפעמים קורע את העור להב  אבן וקרח Bamidbar sheli h arúach einá tamíd chamá; kach ha'zikarón s hepa'amím koréa et ha'ór lahav  even  vekérach. _____ Testo - inedito 4.1.25 - traduzione in ebraico e traslitterazione di Sergio Daniele Donati Immagini elaborate con IA

(Redazione) - Minus quam: a proposito della raccolta "Siamo rimasti senza maestri" (Eretica edizioni, 2024) di Elisa Malvoni - nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Oggi vi vorrei parlare di una raccolta poetica che ho tenuto a lungo per me – spero che l'autrice non me ne voglia  –   prima di poterne scrivere su queste pagine. Come più volte qui detto e scritto, ciò avviene il più delle volte quando il mio astigmatico sguardo su una scrittura mi impone un contino questionamento e non trova parola adatta al commento, perchè quei tratti se, da un lato, mi colpiscono nell'immediato, dall'altro, mi impongono allo stesso tempo di ricercare nel profondo della mia scarsa consapevolezza le ragioni originarie di questo fertile impatto.    "Siamo rimasti senza maestri" (Eretica edizioni, 2024), della poeta Elisa Malvoni è stata sicuramente per me una lettura portatrice di quanto sopra ho descritto e di tanto ancora.  Sin dal titolo, che trova riscontro in un mio radicato pensiero che nell'assenza  del maestro trova la sua sorgente, la raccolta, come sopra si diceva, impone al lettore una continua domanda , alla cui ri...

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 39 - Le ciglia di D.o (su una poesia di un verso solo di Ronny Someck)

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  di Sergio Daniele Donati Prendere tra le mani un libro di Ronny Someck è sempre un’avventura senza principio né fine, ché la sua espressione poetica, tesa tra un lirismo appena accennato e un’ironia colta e pungente, che tuttavia non perde mai però il delicato filo della apertura – un’ironia, in altre parole, che crea spazi di comunicazione - non lascia mai indifferenti. Se poi il testo in questione è   Le piano ardent (Il piano ardente) uscito in Francia (traduzione di Michel Eckhard Elial, con testo ebraico a fronte) per la casa editrice Bruno Doucey, 2017– l’effetto in me si amplifica. Non posso nascondermi – né  nascondervi – il dato emotivo che un testo simile mi dona permettendomi di creare collegamenti immaginari tra le mie due lingue elettive: l’ebraico e il francese. Ma penso che non sia questo il motivo principale per il quale questo testo mi provoca forti emozioni o, almeno, lo è in una accezione in parte laterale . Due lingue, così distanti tra loro, appai...

Fotosintesi della parola

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[ 6CO_2 + 6H_2O + \text{luce solare}\rightarrow C_6H_{12}O_6 + 6O_2 ] ¹ Se l'inchiostro assorbisse della parola i rossi e i blu e ne scindesse i suoni dalle cacofonie del significato, se poi donasse al mondo come scoria lo stupore di un eterno respiro forse allora potremmo dirci poeti. _____ (1) formula chimica della fotosintesi clorofilliana (2) foto e testo — inedito 2024 — di Sergio Daniele Donati

Surreal Poem (critica incompiuta)

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  Man Ray, Lacrime di vetro (1932) Ho contato le parole di una tua poesia. Mi pareva surreale quell'andare a  capo e cercare conforto nel vuoto, nel salto, nella caduta al buio , nell'assenza di senso tra prima e dopo... ______ Testo - inedito 2024 di Sergio Daniele Donati