Panim - Volti (Stanze)
Ritmo del soffio apnee di dolce attesa esfoliazioni lente consapevolezza dell'epitelio che respirando muore Eppure argille e terrecotte plasmano la via del sacro sui volti trasfigurati di un bimbo-uomo prima del suo primo vagito Siamo fatti della memoria di ciò che dovremmo essere di ciò che siamo stati nell'iride del grande occhio prima della nostra stessa nascita. Ma tu non cercare nelle mie rughe il lamento del poeta o la mano salda del guerriero. Ricordami piuttosto di ricordare in vita il bimbo che non fui. Io svaporo in volute verticali e con me la nenia di un abisso lontano il canto dentro la caverna ben poco platonica del mio desiderio di resa. No, non piangere se perdo a terra nomi e maschere. Nell'oblio si agita il vento che prepara lento la manifestazione di un refolo di sacra e sottile presenza. _____ Foto e testo - inedito 2024 - di Sergio Daniele Donati