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(Redazione) - Specchi e labirinti - 33 - Su “Quando gli alberi erano miei fratelli" di Guglielmo Aprile (Tabula Fati, 2024)

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di Paola Deplano Prediligo i libri di poesia che gravitano attorno ad un solo argomento, poiché indiziano una progettualità poetica che non sempre le sillogi multiformi hanno. Queste ultime, in tanti casi, sembrano seguire un estro momentaneo e disordinato del loro autore e lasciano il lettore a chiedersi perché dovrebbe continuare a leggere tutto ciò. I libri di liriche monotematiche, al contrario, sono giocoforza più ponderati, distillati da un adeguato tempo di scavo interiore e sono maggiormente soggetti alla limatura espressiva, da sempre ottima amica dell’ottima poesia. Ecco, Quando gli alberi erano miei fratelli , di Gugliemo Aprile (Tabula Fati, 2024) appartiene a questa seconda categoria. Il tema centrale è ovvio, sin dal titolo: una passeggiata nelle multiformi potenzialità del canto poetico applicato a figure arboree. In questo, Aprile non è l’unico, ma è in ottima compagnia. Di primo acchito mi viene in mente uno dei più grandi poeti italiani viventi, Umberto Piersanti, da ...

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 20 - su Menù à la carte (Tabula Fati ed., 2022) di Loredana Lorusso - con dialogo finale

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di Sergio Daniele Donati Quella che presentiamo oggi in estratto è una silloge originale e allo stesso tempo felicemente incardinata su canoni classici, ma mai classicheggianti. Loredana LORUSSO , poeta pugliese, descrive la sua raccolta "Menù à la carte" (Tabula Fati ed., 2022) come Canzoniere d'amore   e la sua è una poesia dichiaratamente erotica.  Tralasciando per il momento il richiamo evidente a una scrittura ben incardinata nel passato del termine canzoniere, preme osservare che nei tratti della poeta erotismo è sempre declinazione delicata dell'anima, mai esternazione volgare o richiamo ad una sessualità priva del connotato di ascesa o di abisso che il sentimento amoroso con sé porta.  L'assunto potrebbe apparire banale ma, a parere di chi scrive, purtroppo non lo è affatto nel panorama della poesia erotica contemporanea, ove troppo spesso si assiste a un richiamo, se non alla mera descrizione del corporeo - quasi anatomico e fine a sé stesso - quantome...