(Redazione) - A proposito di "Terra magra" (il Convivio ed., 2023) di Gabriela Fantato - nota di lettura di Sergio Daniele Donati
È già così difficile parlare di canto nella poesia contemporanea e riuscire a percepire una della matrici più profonde di ogni poetare. È già così raro l'incontro con un voce riconoscibile e unica che dovremmo accontentarci e ringraziare quando ciò avviene. " Terra magra " (il Convivio ed., 2023) di Gabriela Fantato è però un dono ben più grande perché la poeta in questa dà vita - anzi, vitalità - a più voci, alcune della quali si percepiscono giungere da un lungo percorso nell'interiorità dell'autrice, altre, al contrario, paiono essere dei canti di richiamo alle precedenti, un dire altro, che attraversa il campo fertile della poeta e, modificandosi arriva poi al lettore. Voglio dire che nella lettura delle singole composizioni si percepisce sempre, e almeno, un doppio passo, un poetare quasi dialogico in cui il lettore si trova immerso in atmosfere molto simili a quelle che vive chi sente l'entrata in scena del coro nella tragedia greca. Così crea il suo c