Al limite boschivo (Dedicata a Thomas Bernhard)
Dedicata a Thomas Bernhard Al limite boschivo , là, dove risulta facile dichiarare sacri i muschi e vagare con lo sguardo, senza appoggiare il ricordo ai suoni di cetra dittatori che martellano le mie tempie, al limite boschivo - dicevo - ascoltavo la tua voce. Non deflagrava, né era miele; sgretolava - questo sì - i cristalli di rocca delle mie certezze e parlava d'un uomo con lo sguardo bambino di mio padre, il cui pigolio arreso portava la ferita d'un ritorno impossibile, d'una chiave di comprensione negata dai fiumi della storia. Al limite boschivo io no, non perdonavo, né recitavo i Salmi nella lingua senza tempo; mi accucciavo su quella roccia in posizione fetale - l'occhio sinistro rivolto ai suoi ambrati licheni - e piangevo, come piange, senza saperlo, il salice mentre raccoglie dal ruscello delle memorie le lacrime di popoli annegati nei gorghi e mulinelli d'una parola tiranna. Foto e testo inedito (2022) di Sergio Daniele Donati ©